Sant?Elia a Pianisi ricorda la professione perpetua di Padre Pio

SANT’ELIA A PIANISI. Celebrazione solenne nel Convento dei Frati Cappuccini di Sant?Elia a Pianisi sabato 30 gennaio alle ore 18,00 per ricordare la professione perpetua di Padre Pio, avvenuta domenica 27 gennaio 1907. Il guardiano, Padre Aldo Broccato, nell?informare i fedeli dell? importante funzione, ha rivolto un caloroso invito a partecipare all?iniziativa, come testimonianza di fede e devozione.
Un?occasione anche per richiamare l?attenzione sul valore di questo luogo sacro, dove il frate di Pietrelcina dimor? dal gennaio, dal 1904 al novembre del 1907, per frequentare il seminario per gli studi giovanili. Questo periodo fu una tappa fondamentale nel cammino di santit? dell’umile cappuccino, durante il quale decise di consacrarsi al Signore, definitivamente. Nel 1904, dopo un anno di noviziato, pronunci? la sua consacrazione e all’inizio del 1907, nel Convento di Sant? Elia emise i voti con la “Professione Perpetua?, entrando a far parte dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini.
Gli anni di Sant’Elia furono intensi e fecondi, fortemente caratterizzati da una formazione intellettuale e soprattutto spirituale. Il giovane Francesco aveva fatto gli studi ginnasiali privatamente, con i soldi che il padre inviava dall’America dove era emigrato con tanti suoi conterranei. All’et? di 15 anni matur? la decisione di farsi frate nell’ordine dei minori cappuccini, confortato dal consiglio del parroco, don Salvatore Pannullo. Il 2 gennaio 1903, non ancora sedicenne, entr? nel Convento dei Cappuccini a Morcone (Benevento) e il 22 indoss? il saio francescano con il nome di fra? Pio.
Aveva 19 anni e otto mesi, quando il 27 gennaio del 1907, nelle mani del padre Guardiano, frate Raffaello da San Giovanni Rotondo, fece la sua professione solenne, considerandosi legato per sempre alla regola di San Francesco d’Assisi, al solo ed unico fine di attendere al bene dell’anima e dedicarsi interamente al servizio di Dio. Il prezioso documento olografo che attesta la sua professione ? custodito nel Convento santeliano e segna una tappa importantissima di un percorso illuminato. Seguiranno sei anni di studio per diventare sacerdote che trascorrer? in altri Conventi, quali: San Marco la Catola, Serracapriola, Montefusco e Benevento.
Gi? da giovane, Fra? Pio si sottoponeva a severissime penitenze che, unite al forte impegno nello studio, furono la causa di una malattia diagnosticata come “broncoalveolite all’apice sinistro”, la cui cura richiedeva vita all’aria aperta e riposo.
Dal 1923 al 1933 Padre Pio fu sottoposto ad una serie di restrizioni personali e di inibizioni di attivit?. Venne privato dei direttori spirituali, gli fu ordinato di non confessare e di non celebrare la messa in pubblico, di non rispondere alle lettere dei fedeli. Erano punizioni durissime che Padre Pio umilmente accetto, dichiarando: “Sono Figlio dell’ubbidienza”. Nonostante tutto, i fedeli continuavano ad affluire sempre pi? numerosi e grazie alle loro offerte e alla carit? di molti, il 19 maggio 1947, alla vigilia del 60? compleanno di Padre Pio, fu posta la prima pietra per la Costruzione della “Casa Sollievo della Sofferenza” che rappresenta tuttora uno dei pi? moderni ed efficienti ospedali d?Europa. Il 1 ? luglio 1959 venne consacrato il nuovo santuario di Santa Maria delle Grazie, eretto accanto all’antica e ormai insufficiente Chiesa del Convento. Tanto sconfinato era l’amore di Padre Pio per la Madre celeste, che trascorse la vita stringendo fra le mani la corona del Santo Rosario e raccomandando la preghiera ai suoi figli spirituali quale arma infallibile contro il male. Il 22 settembre 1968, giunto ormai all’et? di 81 anni, al termine della celebrazione della santa messa per la ricorrenza del cinquantenario del doloroso dono delle Stimmate, venne colto da malore e durante la notte, alle ore 2,30 del 23 settembre, cess? di vivere. msr