Sant’Elia a Pianisi, grande commozione per il 50esimo di Padre Rinaldo Totaro

A rendere indelebile la consueta cerimonia della traslazione nella chiesa del Convento di Sant’Elia a Pianisi dei preziosi resti del Venerabile Padre Raffaele Petruccelli, anche i festeggiamenti del 50esimo anniversario di sacerdozio di Padre Rinaldo Totaro, ha stretto in un abbraccio virtuale tutti i suoi concittadini.

A concelebrare con Padre Rinaldo Totaro, che ha presieduto la solenne funzione della Madonna Incoronata dello scorso 26 aprile, Padre Aldo Broccato, già Ministro della Provincia Monastica Sant’Angelo-Padre Pio, e Padre Mariano Di Vito, guardiano del Convento di Sant’Elia a Pianisi. 

Nella sua omelia, Padre Aldo ha ricordato l’importante commemorazione della traslazione della preziosa reliquia del teschio del venerabile P. Raffaele in questa Chiesa, dinanzi alla quale, da 86 anni, generazioni di santeliani e devoti sono venuti a pregare, ad affidare all’intercessione del Monaco Santo le proprie necessità, e le aspirazioni del proprio cuore. 

“Quest’anno – ha detto – la celebrazione si arricchisce di un’altra circostanza che ci coinvolge come santeliani: il 50° di Ordinazione sacerdotale di P. Rinaldo, figlio di questa terra che tutti conosciamo, stimiamo ed amiamo e che oggi presiede questa celebrazione in onore del venerabile P. Raffaele. Tutto ciò ci riempie di gioia e rafforza i vincoli di una comunione fraterna che ci rende ancor più comunità cristiana che in questa seconda domenica di Pasqua celebra nella gioia la Risurrezione di Cristo. 

Non c’era giorno e momento migliore della celebrazione pasquale per stringerci a P. Rinaldo, nostro amato confratello e concittadino, già parroco di questa comunità, per celebrare con lui e per lui questa Eucaristia di lode per esprimere a Dio e a Lui la gratitudine nel 50° del suo ministero sacerdotale. Ministero che lui ha svolto con fedeltà e passione proprio nella prospettiva indicata da Gesù ai suoi discepoli. 

Caro Padre Rinaldo, 50anni sono un bel traguardo, e, malgrado i capricci del cuore, guardandoti negli occhi, conservi tutta la freschezza e l’entusiasmo del primo giorno. Come un giorno di primavera, come una delle tante pasquette vissute a Codemmanno con papà Teodoro e mamma Anna Felicia, o in tanti altri luoghi santeliani: San Nicola, La Torricella, San Pietro…. insieme ai giovani e meno giovani, nel desiderio profondo di annunziare, consolare, incoraggiare e guarire le ferite.

Hai cominciato dall’Africa dove hai dato i primi vagiti del tuo sacerdozio…. (dagli africani era chiamato N’gon Père = Padre-Bambino). Lì hai attinto lo spirito missionario che hai sempre portato con te e che conservi tutt’ora.  

Poi a Sant’Elia tra gli anni 70/80 accompagnando diverse generazioni di giovani di cui io stesso facevo parte e oggi gioisco di poter condividere con te questo momento. Senza dimenticare i tuoi anni di ministero parrocchiale, vicino a tutti i santeliani, nel momento più tragico della vita di questo paese in questi ultimi anni: gli anni del terremoto, sia nella sua fase devastante, che nella difficile opera di ricostruzione. 

Un prolungato periodo ti ha visto a San Giovanni Rotondo dove, guardando a Padre Pio, hai maturato il tuo sacerdozio, e tra pellegrini, malati, giovani francescani e scout, hai dato al santuario un impulso significativo.  

In questi ultimi anni poi hai accompagnato con entusiasmo tanti giovani novizi in Calabria che hanno intrapreso il cammino vocazionale, con la forza dell’attrazione, generata dalla testimonianza e dalla coerenza di vita, richiamando le parole di Papa Benedetto.  

La pandemia ti ha riportato a San Giovanni Rotondo dove ormai ti coinvolgi a vari livelli, non ultimo l’impegno televisivo, dove puoi parlare di quello che ti è più naturale: la bellezza del creato, la ricchezza della natura, l’amore e il rispetto per tutte le creature. L’appello della Laudato sii di Papa Francesco per salvare il pianeta e l’ambiente, tu l’hai fatto vivere ante litteram a generazioni di giovani e meno giovani che hai incontrato in questi 50anni di sacerdozio”.

Nel porgergli gli auguri, Padre Aldo ha concluso: “Padre Raffaele – che certamente ha benedetto questi tuoi primi 50anni di sacerdozio – continui a starti accanto nel tuo fecondo ministero. Sia lui il tuo modello, nella semplicità e nell’umiltà della tua vocazione francescana, la tua guida e il tuo intercessore. Insieme a te, oggi, affidiamo all’intercessione della Vergine Incoronata e del Monaco Santo, la nostra fragile fede per riaffermare con rinnovato ardore “Mio Signore e Mio Dio”, ma anche le sorti dell’umanità turbata dalla guerra per ritrovare la pace che Cristo Risorto ha postato nel mondo!”

Nel ringraziare il Signore per la tanta misericordia e benevolenza ricevuta, Padre Rinaldo ha ricordato con piacere il giorno particolare della sua ordinazione sacerdotale. Una chiesa gremita di fedeli e di tanti frati, tra cui Padre Federico, che ha seguito la sua vocazione e formazione negli anni dell’infanzia, di altri cappuccini originari di Sant’Elia, come Padre Clemente Totaro, presente alla cerimonia, Padre Michelangelo Testa, missionario da anni in Africa, di tanti “monachelli e di tutti i suoi familiari, molti dei quali non ci sono più. Un pensiero di gratitudine è andato ai generosi genitori che hanno sempre accolto con affetto frati, giovani, amici di Padre Rinaldo.  Erano presenti alla cerimonia del 50esimo la sorella, il fratello e la cognata, i nipoti e tanti cugini.  

Un ringraziamento anche ai suoi concittadini che hanno vissuto con lui il difficile periodo del terremoto in cui la chiesa Madre era puntellata e inaccessibile, come tutte le strutture parrocchiali. “Non è stato semplice – ha detto Padre Rinaldo – svolgere il servizio sacerdotale senza una stabile sede. Sono stato supportato e aiutato dai santeliani, che hanno sempre dimostrato attaccamento ai frati. Il ricordo di quegli anni lo porto nel mio cuore e ne sono grato a Dio. Continuiamo a volerci bene e a sostenerci in questa comunione spirituale, ad affidarci all’intercessione del Monaco Santo e che il Signore ci aiuti tutti”.   msr