Santa Messa al SS Rosario per i ricoverati nell’Unità Degenza Infermieristica

Venafro spera nel rilancio della struttura ospedaliera oggi abbondantemente sottoutilizzata

Rispetto al suo ottimo passato medico/sanitario mancherà tanto, e non di poco conto, all’ospedale di comunità Ss. Rosario di Venafro, all’indomani della sua progressiva spoliazione con la chiusura di reparti, unità e prestazioni, ma certamente non fa difetto il calore umano e sociale all’interno della struttura sanitaria cittadina. Ne è stata prova la riproposizione della Santa Messa di Natale per i ricoverati dell’Unità Degenza Infermieristica (unico servizio di ricovero rimasto!) officiata dal Cappellano dello stesso Ss. Rosario, Don Salvatore Rinaldi, Parroco di Venafro. In tanti, dai ricoverati agli stessi lavoratori del complesso ospedaliero, si sono raccolti in un significativo momento di preghiera, non mancando al termine del rito di scambiarsi gli auguri e i buoni auspici per il futuro. A partire dal potenziamento del Ss. Rosario con l’apertura tra l’altro della RSA, la residenza sanitaria assistita, a parole e con tanta “pompa” inaugurata mesi addietro dal mondo politico regionale, ma ancora chiusa, con le porte d’accesso sbarrate e quindi non funzionante! Perciò l’opportunità della “preghiera”, perché presto l’ospedale venafrano rialzi la testa tornando ad accogliere ricoverati tramite l’offerta di prestazioni medico/sanitarie d’eccellenza negli anni scomparse.

                                                                                   Tonino Atella