Sanità: parte la battaglia dei sindaci. Ma il POS è già sulla scrivania del ministro

D’Apollonio scrive a Giustini per redigere insieme il nuovo Piano Operativo, ma il documento già ieri sarebbe dovuto arrivare al dicastero

ISERNIA. Che la battaglia abbia inizio! Con la speranza che non sia troppo tardi. Lo scorso martedì, 29 ottobre, potrebbe essere ricordata come la giornata dello strappo, quello in cui gli amministratori locali, di concerto con i comitati in difesa della sanità pubblica, hanno deciso di andare oltre la singola protesta. In ballo c’è il futuro dei presidi ospedalieri della provincia di Isernia. Aspetto ribadito anche dinanzi al prefetto, Cinzia Guercio, che sempre martedì ha incontrato i primi cittadini presenti al sit-in e alla quale è stata strappata una promessa: un incontro urgente con i commissari alla sanità, Giustini e Grossi. L’obiettivo è quello di condividere con tutti i sindaci dell’Ambito i contenuti del nuovo POS, Piano Operativo Sanitario e salvaguardare il “Veneziale” essere oggetto di ulteriori tagli. Un incontro anticipato da una nota che il sindaco di Isernia, Giacomo d’Apollonio ha invitato ai due commissari.

««Nel raccogliere le preoccupazioni e le istanze provenienti dai Sindaci facenti parte dell’Ambito e dai cittadini tutti, – ha scritto nella sua nota d’Apollonio -, sento il dovere di rappresentare un forte stato di malessere che si avverte in questa Città e in tutta l’area ad essa circostante per il grado di assistenza che viene assicurato presso l’ospedale “Veneziale” di Isernia e, soprattutto, per le prospettive che si delineano all’orizzonte, che sembrano evocare ulteriori gravi tagli ai servizi erogati.

Poiché è notoriamente in fase di redazione il Piano Operativo Sanitario, su mandato di tutti i Sindaci interessati – ha aggiunto nella sua lettera d’Apollonio –, chiedo un urgente incontro al fine di conoscere al riguardo le reali intenzioni di codesti organi e di rappresentare tutte le preoccupazioni dei nostri concittadini, allarmati per le paventate riduzioni dei servizi che, stando ad indiscrezioni raccolte anche dagli organi di stampa, riguarderebbero settori particolarmente sensibili quali le malattie tempo-dipendenti e le emergenze-urgenze, nonché reparti il cui ridimensionamento arrecherebbe forti ripercussioni su pazienti affetti da gravi patologie e costretti a terapie salvavita lunghe e faticose.

Conto sulla loro sensibilità e, quindi, sulla convocazione di un incontro con i Sindaci di questo Ambito in tempi ragionevolmente brevi, comunque tempestivi rispetto alla approvazione del Piano. Fin da ora, – ha concluso d’Apollonio –, metto a disposizione per l’incontro, se necessario, un idoneo locale della nostra casa comunale».

Un incontro che, però, potrebbe svolgersi a giochi già fatti. Nell’ultimo Consiglio regionale, svoltosi sempre nella giornata di martedì scorso, il presidente della Regione, Donato Toma con un «ci siamo» ha annunciato all’aula che da notizie in suo possesso il nuovo POS sarebbe dovuto arrivare sulla scrivania del ministro della Salute, Roberto Speranza, entro il 31 ottobre. Questa era la data prevista per la consegna del documento. Se così fosse i sindaci e i comitati molisani a difesa della sanità pubblica dovranno cambiare interlocutore.