Sanità nel caos, il Comitato San Timoteo impugna il Pos: “Punto del non ritorno”

Sarà presentato la settimana prossima e ci si attende un pronunciamento sulla sospensiva entro la metà di novembre. Anche il Comitato San Timoteo ha impugnato il Pos, il Programma operativo sanitario varato dal presidente e commissario ad acta Donato Toma. “Siamo ad un punto di non ritorno con l’adozione del Pos – ha affermato il presidente del Comitato San Timoteo, Nicola Felice – nel momento in cui la politica e la parte amministrativa non tutelano il territorio non ci resta altro da fare che ricorrere alla magistratura. Abbiamo 60 giorni di tempo prima che il Pos diventi operativo anche se di fatto lo è già dal primo ottobre ma bisogna fare presto”. Accanto a Felice anche gli avvocati Vincenzo Fiorini e Giuseppe Fabbiano dello studio legale Iacovino che difenderanno il Comitato in questa battaglia. “Siamo onorati di rappresentare il Comitato San Timoteo. La Corte Costituzionale ha sancito i principi della partecipazione dei cittadini alle decisioni di questo tipo ma qui non è stato sentito nessuno, neanche il consiglio regionale che ha bocciato il Pos. Siamo alla follia. Un Pos che viene dettato da Roma per il quale il presidente, diventato commissario, si era battuto per avere il ruolo di commissario per difendere il territorio e non lo sta difendendo. Stiamo anzi assistendo ad un progressivo smantellamento della sanità soprattutto in Basso Molise prima con la chiusura del Vietri di Larino e adesso con lo smantellamento del San Timoteo a fronte di una sanità privata che in Basso Molise non è presente”.