Sanità, i sindacati Soa e Cub: «Il diritto alla salute non si svende»

«Tanti molisani hanno alzato la testa, i diritti vanno conquistati e difesi»

«Molise, lo sciopero generale regionale per il diritto alla salute è stato un valore aggiunto alla manifestazione di protesta che si è svolta a Roma». A parlare, in una nota, i rappresentanti del Soa (sindacato unitario di base) e Cub (confederazione unitari di base provinciale).

«Il 16 dicembre 2019 per il Molise che lotta  – continua la nota – di certo è stata una giornata dei diritti negati ma contestati e partiti direttamente dalla popolazione senza apparati politici e sindacali confederali , mentre gli altri continuano a dormire sonni tranquilli fungendo da lasciapassare alle politiche dei tagli e di lacrime e sangue aspettando chissà cosa, invece c’è una buona parte di Molise che una bella mattina di dicembre alza la testa: alcuni uffici comunali chiusi, scuole e alcuni reparti del servizio sanitario regionale che finalmente dopo anni si è potuto esprimere liberamente nella protesta; ci sono state anche serrate spontanee in alcune attività commerciali e adesioni nel settore privato come FCA e altre piccole realtà. Non stiamo a sbandierare grossi numeri che sinceramente non ci interessano, i diritti vanno conquistati e difesi, il diritto alla salute pubblica non si svende ai privati, insieme cresceremo in questo movimento dal basso – concludono – il potere forte della politica regionale e nazionale è stata avvertita».