Il Governatore: «Il Patto per la Salute il risultato più importante del 2019», ma si guarda anche al lavoro e a tutta l’attività amministrativa
Linee programmatiche, pianeta sanità, risultati raggiunti, programmi futuri per lo sviluppo della regione e possibile rinnovo della giunta regionale. Questi sono solo alcuni dei temi affrontati questa mattina, lunedì 30 dicembre, dal presidente della Regione Molise, Donato Toma, durante la conferenza di fine anno. All’incontro erano presenti anche gli assessori Cotugno, Cavaliere, Mazzuto, Niro, Di Baggio e il sottosegretario Pallante. «Attraverso la stampa vorremmo che fossero veicolati gli aspetti positivi che hanno contraddistinto l’attività amministrativa – ha detto Toma – I nostri principi ispiratori sono le linee programmatiche che abbiamo condiviso e ci permettono di lavorare per lo sviluppo e la crescita della regione Molise. Un aspetto a cui tengo particolarmente è la costante presenza della Regione Molise a Roma e a Bruxelles. Non a caso ho il record di presenze alla conferenza delle Regioni a Roma. Così come è importante valutare i temi che vengono affrontati a Bruxelles e poi vengono calati sul territorio europeo e dunque molisano. La nostra non è una partecipazione formale ma sostanziale perché riteniamo che sia fondamentale per il nostro territorio. Abbiamo bisogno di avere dignità a livello nazionale ed europeo e partecipare dunque alle scelte funzionali perché il Molise faccia la sua parte e non venga marginalizzato. Chiudiamo l’anno con un risultato eccezionale: quello di aver portato a casa il Patto per la Salute. Ho seguito tutti i lavori del Patto. A me interessa che la sanità torni in mano alla regione Molise, non ho interesse a fare il commissario. C’è impegno – ha detto ancora Toma – a ridisegnare impegno con sanità privata convenzionata. C’è la soluzione per la carenza dei medici – continua – è previsto l’accesso in corsia per gli specializzandi dal terzo anno in poi, è ci sono una serie di accorgimenti per la crescita del personale fino al 10%. Comunicheremo ai molisani che tipo di lavoro andrà fatto fino al 2020 per migliorare sensibilmente il sistema attuale. Abbiamo – ha aggiunto – presentato anche due testi unici su commercio e artigianato. Una Giunta – continua – che lavora ma purtroppo oberata da accessi agli atti. Come governo abbiamo anche accelerato sui pagamenti pur essendo sotto organico (infatti quattro dirigenti arriveranno in mobilità e anche per questo abbiamo avviato le procedure concorsuali). Rispetto al 2018 da 133 milioni siamo passati a 153 milioni di euro: dunque i pagamenti sono cresciuti di 20 milioni di euro i quali sono principalmente relativi ai residui e dunque agli arretrati. Un altro risultato di rilievo è il via ai lavori per l’elettrificazione della tratta ferroviaria con un investimento di 80 milioni di euro. Anche per il piano strade abbiamo declinato alcune priorità per svolgere interventi urgenti. Non voglio tralasciare il dragaggio del porto di Termoli che ha portato ad una accelerazione altrimenti non possibile sulla Zes. Non dimentichiamo l’investimento Aia in basso Molise; altra opera è quella relativa all’acquedotto centrale che ha portato l’acqua del Matese sulla costa. Abbiamo inoltre impegnato 20 milioni di euro per le reti fognarie dei nostri comuni e programmato circa 100 milioni di euro per frane di Petacciato e Civitacampomarano. Per il sisma 2018 abbiamo impegnato quasi tutto, siamo dunque in pari con le richieste di erogazioni dei comuni. Devo però – ha aggiunto Toma – fare una critica fortissima al Governo Centrale: ad oggi siamo senza nomina del commissario per la ricostruzione. Ho sollecitato Conte ma senza risposta. I comuni del Cratere per questo sono in agitazione: sono ben 10 i milioni di euro non utilizzati per mancanza della nomina del commissario. Non abbiamo trascurato nemmeno i settori della ricerca e delle start up innovative. Senza dimenticare – ha aggiunto Toma – la Zes Adriatica, artigiani, commercianti e i settori del turismo, cultura e sport (per quest’ultimo settore c’è stato un bando da 450mila euro)». Il governatore ha poi fatto riferimento anche alle attività che hanno contraddistinto la Fondazione Molise Cultura e sulla spesa del Psr (sviluppo rurale) che ha avuto una accelerazione non indifferente nell’ultimo anno, anticipando anche che, in materia ambientale, ci sarà un importante progetto per la valorizzazione del lago di Guardialfiera. Il presidente è poi intervenuto anche sul Parco Nazionale del Matese. «Parco nazionale? Oggi, lunedì 30, dovrebbe andare in giunta. L’Ispra ci ha proposto una perimetrazione. Abbiamo ascoltato Comuni e fatto una piccola variazione. La approveremo in giunta e poi la invieremo all’Ispra ma è importante sapere che abbiamo terminato il lavoro sulla perimetrazione del Parco del Matese». Un passaggio è stato fatto anche sull’emergenza cinghiali: «Stiamo studiando il modo per permettere agli agricoltori di cacciare, sui propri terreni, i cinghiali che rovinano i raccolti». Non è mancato un intervento sull’inquinamento soprattutto nella zona del venafrano e sulle attività svolte «per dare delle risposte ai cittadini». Un altro dei temi affrontati è stato quello del sociale, tema molto importante e sentito in regione. «Abbiamo avviato progetti per dare un contributo al welfare territoriale del Molise intervenendo sull’inclusione sociale, lotta alla povertà, alla disoccupazione, fondo non autosufficienza, sulle sezioni primavera etc. Per quel che riguarda il mondo del lavoro oltre al reddito di residenza attiva, è in erogazione la mobilità per ex Ittierre e altre aziende. Per la Gam da gennaio al via anche le politiche attive». Una conferenza, quella di fine anno, conclusa parlando, con gli organi di stampa presenti, di editoria: «Per la prima volta la Regione ha liquidato i contributi 2019. Ci sono due o tre situazioni pendenti ma per il resto abbiamo pagato i contributi secondo il crono programma e da oggi sarà sempre così. Sugli aspetti tecnici – ha concluso Toma – mi riservo di parlarne in altra sede. Ma ci tengo a precisare che l’intenzione di questa giunta è di fare un ulteriore piccolo sforzo per implementare il budget a disposizione». A margine della conferenza il presidente ha anche parlato del “tagliando” in giunta. «Vanno riviste le deleghe – ha concluso Toma – e le formazione della giunta. Potrebbe essere variata. Potrebbe esserci una donna in giunta. Ma se dovessi variare non significa che qualcuno ha sbagliato ma voglio solo dare una sterzata forte all’azione di governo perché il 2020 è un anno importante per il Governo regionale. Ma dalla revisione non saranno esenti i dipartimenti. La macchina va tagliandata in toto. Fare critica senza motivo critica come spot non serve e farò in modo che ciò non accada più».