Sanità e scontro con il Gemelli, Toma: «E’ solo una questione economica, non terapeutica»

Il commissario: «Non tagliamo il numero di prestazioni ma le paghiamo a pacchetto come dice il ministero. Se il reparto chiuderà, troveremo l’alternativa»

Sulla legge Iorio: «Era finalizzata all’impedimento dell’azione amministrativa dei commissari»

Una situazione che sta mettendo in allarme la popolazione molisana e soprattutto i pazienti che sono in cura per un tumore. Lo scontro tra Gemelli Molise e la struttura commissariale sta assumendo contorni a tinte fosche, con toni che si stanno facendo via via più pesanti. Ieri una conferenza stampa del Gemelli condita da dichiarazioni pesanti. Sia il presidente Petracca, sia l’avvocato Verile hanno lanciato accuse pesanti all’indirizzo della struttura commissariale avvisando che se non dovessero esserci cambiamenti, a fine mese l’ospedale non riceverà più nuovi pazienti e il reparto andrà verso la chiusura. 

Vista la delicatezza dell’argomento, abbiamo chiesto chiarimenti al commissario che ha parlato di «affermazioni gravissime». Per Toma «la questione verte sulle schermature e noi seguiamo le direttive del ministero della Salute, pagando a pacchetto e non moltiplicando per il numero delle schermature. E’ un’interpretazione che ha dato il ministero nel 2017 con una propria circolare. E il modus operandi è stato confermato da Agenas. Non tagliamo il numero di prestazioni ma le paghiamo a pacchetto. E’ solo una questione economica e non terapeutica».  

Ma per il Gemelli altro punto delicato riguarda il fatto che un oncologo che non visita il paziente non può fare prescrizioni. «L’oncologo del Cardarelli – ha replicato Toma – valida e controlla sotto il profilo amministrativo e non scientifico le prescrizioni che vengono fatte dal reparto di Radioterapia del Gemelli.»

Però il reparto potrebbe andare verso la chiusura e questo sarebbe un problema per i molisani. «Ci auguriamo che ciò non avvenga – ha commentato il commissario – e riteniamo che tutte le strutture, pubbliche e private, debbano agire nell’ambito delle regole. Se ciò dovesse avvenire, spetterà a noi trovare delle soluzioni e assicuro che non lasceremo i molisani senza assistenza».  

Infine abbiamo chiesto al presidente un commento sulla pronuncia della Consulta che ha dichiarato incostituzionale la legge sul riordino delle strutture ospedaliere voluta fortemente dall’ex presidente Iorio. «E’ una norma che ha creato danni perché fino a quando la Corte non l’ha cancellata abbiamo dovuto rallentare la nostra attività programmatoria. E’ stata una norma – ha concluso – finalizzata all’impedimento dell’azione amministrativa dei commissari». dim

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