Sanità: D’Apollonio in soccorso di Toma

Il governatore Toma vuol tornare a fare il commissario alla sanità, incarico toltogli dall’ex ministra Grillo, giusto un anno fa. Lo ha detto a chiare lettere dopo la sentenza con cui la Corte Costituzionale ha accolto il suo ricorso contro l’incompatibilità tra i due ruoli.

Lo ha detto e ora anche i sindaci del Centrodestra si stanno mobilitando per perorarne la causa a Roma. Dopo diversi consiglieri regionali, è stato il turno di Alfredo Ricci, sindaco di Venafro e presidente della provincia di Isernia, che ha chiesto al governo di mandare via Giustini e far tornare Toma. Domani sarà la volta del consiglio comunale di Isernia, convocato per i debiti fuori bilancio e per votare un ordine del giorno con cui sponsorizzare il ritorno di Donato Toma alla guida della sanità regionale.

In sostanza si tratta di tutto il Centrodestra regionale che si ritrova sotto la bandiera della dichiarazione di guerra ad Angelo Giustini, Toma – con forza – sta ribadendo la tesi che tutti i guasti della sanità regionale sono addebiatbili a chi non ha la forza politica necessaria a difendere il Molise sui tavoli nazionali. Giustini è un semplice tecnico che sta tagliando tutto quello che si può tagliare, mentre l’ordine del giorno che domani il consiglio comunale di Isernia approverà chiedere che il Ferdinando Veneziale torni ad essere un Dea di Primo Livello, garantendo tutti i servizi che solo fino a qualche mese fa ancora garantiva.

Domani quindi a Palazzo San Francesco si parlerà di sanità e ospedale, un argomento che oramai è diventato di discussione quotidiana nella politica locale.