L’assessore regionale Vincenzo Cotugno risponde pubblicamente alla lettera del sindaco di Pozzilli, Stefania Passarelli, che aveva chiesto le sue dimissioni dalla Giunta dpo la pubblicazione del Pos.
«Cara Stefania Passarelli,
la difesa della sanità, del lavoro e dello sviluppo economico, – scrive Vincenzo Cotugno – anche potenziando la vigilanza sugli enti a ciò preposti, sono temi di una complessità talmente vasta e complessa da non poter essere affrontati nel modo semplicistico ed irrituale che tu mi proponi.
Aprire un dibattito attraverso un social network quale Facebook, è sostanzialmente un modo per gettare un sasso nello stagno per poi vedere l’effetto che fa.
Lo “stacco della spina”, è un espediente verbale che ha poco a che fare con la politica e con l’amministrazione e tu che sei un Sindaco dovresti saperlo.……”La spina si stacca” ad un elettrodomestico, non al Presidente di una Regione facendo collassare quest’ultima e gettandola nel caos.
Dissento quindi dalla tua premessa di metodo e ti invito a riflettere su quali siano le ragioni di una mancata soluzione dei tanti temi aperti sul fronte della sanità compreso il rapporto pubblico-privato.
Il fardello di un debito strutturale che anche per la esiguità dei trasferimenti si è cronicizzato, le regole draconiane imposte dalla normativa Balduzzi, la logica meramente economicistica che ha prevalso nel sistema sanitario pubblico, mortificato e depredato, rappresentano solo alcuni dei temi sui quali ti inviterei a riflettere, abbandonando la logica di appartenenza che anima il tuo ragionamento.
In una situazione simile, piuttosto che “staccare la spina” bisogna che tutti gli amministratori del Molise si uniscano e diano sostegno a un Piano condiviso per il rilancio del sistema sanitario regionale.
In sinergia con il Commissario/Presidente della Regione, con la Giunta e il Consiglio regionale, tutti insieme affinché si giunga in tempi rapidi alla adozione del cosiddetto “Decreto Molise” su cui la nostra “nuova” delegazione parlamentare è fortemente impegnata.
Questo significa per me, essere al servizio del popolo, poiché solo lavorando si è parte della soluzione, “staccando la spina” invece, si diventa parte del problema.
Inoltre se tu, legittimamente, sei già in campagna elettorale, io sono fortemente impegnato per le deleghe assegnatomi e lascerò agli elettori (e non ad altri !! ) il giudizio finale sul mio operato.
Resto comunque disponibile, nelle sedi istituzionali quando vuoi, per condividere con te e gli altri sindaci le esigenze e le priorità del nostro territorio.
Ti saluto con la consueta cordialità.»