Sanità bocciata da Roma, Toma: «Aspettiamo i verbali»

Il problema maggiore sarebbe l’accantonamento del 15 milioni: «Se così fosse, sarebbe surreale»

L’aria resta pesante il giorno dopo le cattive notizie giunte dal tavolo tecnico romano chiamato a valutare il piano di rientro della sanità molisana. Le contestazioni addebitate restano ufficiose perché manca il verbale che dovrebbe arrivare all’incirca tra due settimane.

«Dobbiamo leggere attentamente il verbale – ha rimarcato il governatore Toma – ed è evidente che se qualcosa è contestabile per il passato, non è imputabile né a me, né alla struttura commissariale. Bisogna, però trovare delle soluzioni. Non prima di aver letto il verbale, perché le notizie giunte dai dirigenti sono frammentarie».

L’accantonamento dei 15 milioni resta il pomo della discordia. Accantonamento che andrebbe a pesare sul bilancio regionale, perché dal bilancio bisognerebbe trovare le coperture per il maggiore disavanzo, attraverso l’Irap e bloccando il turnover per non incrementare il costo del personale. Richiesta di accantonamento che deriverebbe da fatture richieste e non dovute dalle strutture convenzionate. «E’ un debito non dovuto – prosegue Toma – ma se il tavolo ci obbliga ad accantonare una nota di credito, ci danneggia. Perché ci fa accantonare quella somma e non ci permette di spendere. Se la situazione fosse questa – ha concluso il governatore – sarebbe surreale. Dai conti che avevo visionato eravamo in tendenziale pareggio. Se poi ci sono degli accantonamenti non previsti, è ovvio che andiamo in disavanzo».