A Termoli potrebbero arrivare nuovi ginecologi per tentare di salvare il punto nascita. E’ quanto venuto fuori dalla conferenza dei sindaci che questa mattina, in Provincia a Campobasso, ha incontrato il direttore generale dell’Asrem, Oreste Florenzano.
Sotto la lente il raggiungimento degli obiettivi prefissati dalla struttura commissariale ma anche il discorso relativo al Punto Nascita per il quale si è in attesa della sentenza del Tar dopo la discussione di merito che si è tenuta il 5 ottobre a Campobasso.
Un destino, quello del Punto Nascita, sul quale tutti vanno calmi. A pesare oltre alla mancanza di personale, anche il numero dei parti che sono molto al di sotto di quelli fissati dal Decreto Balduzzi che stabilisce in 500 parti l’anno il numero minimo per definire un punto nascita in sicurezza.
Numero di parti che a Termoli non c’è considerando anche la ‘migrazione’ verso Vasto e Campobasso di molte partorienti. Di qui il declino fino alla paventata chiusura che un ricorso al Tar di un paio di anni fa aveva scongiurato. Il tribunale amministrativo, infatti, aveva rimarcato la necessità di definire degli accordi di programma con le regioni limitrofe e gli ospedali più vicini per garantire la sicurezza delle partorienti prima di chiudere il punto nascita.
Adesso questa nuova sentenza del tribunale amministrativo che è attesa con ansia in basso Molise. A ricorrere nuovamente contro la decisione della struttura commissariale e dell’Asrem sono stati tutti i Comuni del basso Molise e i vari comitati che nel frattempo si sono schierati contro la chiusura del punto nascita.