Sala piena alla Domus Area di Bagnoli del Trigno per Paolo Crepet

Oltre 400 partecipanti all’incontro con il professore Paolo Crepet – psichiatra, sociologo, educatore, saggista – presso la Domus Area di Bagnoli del Trigno. “Lezioni di sogni” – un metodo educativo ritrovato – questo il tema del convegno, coordinato da Franco Mastrodonato, direttore sanitario della Domus Medica di Bagnoli del Trigno e da Carla Ciamarra, psicoterapeuta della Domus Medica.


Molti adulti si sentono oggi sperduti, impreparati, quasi impotenti di fronte alle nuove generazioni e i giovani si trovano senza punti di riferimento sicuri. In un mondo che cambia con rapidità, è più che mai necessario ripensare il difficile compito di educare.
Questi i dati di contesto su cui si è sviluppato un pomeriggio di riflessione sull’importanza e le criticità legate alla sfera educativa. Ripercorrendo quanto scritto negli ultimi trent’anni, mescolando ricordi personali e pubbliche riflessioni, Paolo Crepet ha offerto il frutto della sua lunga esperienza, delineando quello che in molti hanno definito «il metodo Crepet».


“L’incontro – sottolineano i promotori dell’iniziativa – è stato un lungo viaggio, che ha portato al centro il bisogno di ripensare la genitorialità, la scuola, il rapporto tra le generazioni, il futuro. Tuttavia non possiamo ignorare che la necessità di un profondo cambiamento si scontri con resistenze, timori, egoismi difficili da vincere, freni che privano bambini e ragazzi del diritto di far nascere i propri sogni e di coltivarli, affidandosi alla capacità di sentire le proprie emozioni e di lasciarsi coinvolgere dalla passione per un progetto di vita. Serve dunque la forza di una voce critica, anche scomoda, che scuota da questo torpore educativo e aiuti a invertire la rotta”.


‘Lezioni di sogni’ – concludono dalla Domus Area di Bagnoli del Trigno – vuole essere dunque spunto, provocazione, richiamo, un’occasione per riflettere sul futuro delle giovani generazioni. Che cos’è il talento e come supportarlo? Come gestire il rapporto con la tecnologia e i social media? Come educare alla gentilezza, al rispetto, alla complessità? Sono solo alcuni degli interrogativi a cui nessuno può sottrarsi, perché “i bambini ci guardano e imparano da noi bellezze e viltà”.