Ruract: rivalutare le aree rurali europee attraverso l’agricoltura sociale

CAMPOBASSO. Il Molise insieme ad altri 13 Paesi della Comunit? Europea ha preso parte al progetto Ruract con lo scopo di rivalutare le aree rurali in Europa grazie anche all?agricoltura sociale. Il progetto va avanti da due anni durante i quali si sono tenuti molti incontri e riunioni programmatiche con lo scopo di creare una rete europea per attuare sinergie culturali ed economiche per affrontare al meglio i procedimenti per la rivalutazione e valorizzazione delle aree rurali mediante lo sviluppo di imprese in base ai criteri di solidariet? e sostenibilit?.
L?incontro ? stato coordinato dalla presidenza del Consiglio regionale. ?Le azioni del progetto ? ha spiegato il presidente del Consiglio Vincenzo Cotugno – sono quelle di unire i territori e di sviluppare soprattutto l?agricoltura sociale coinvolgendo soprattutto le fasce di giovani e meno giovani disabili che possono dare un grande contributo allo sviluppo del territorio. In programma ci sono interventi per il recupero delle aree dismesse per combattere l?incuria del tempo dovuta anche al dissesto idrogeologico?. Tra i principali obiettivi del progetto c?? quello di realizzare le condizioni per permettere alle persone svantaggiate di sviluppare le loro attitudini nell?impiego di attivit? agricole. ?Nella nostra esperienza in agricoltura sociale ? ha affermato Nino Santoro, presidente della cooperativa Lai di Isernia ? abbiamo notato che in effetti i territori vengono rivalutati. Alcuni contadini hanno avuto l?opportunit? di riprendere terreni completamente abbandonati. All’incontro ha preso parte anche il sindaco Antonio Battista. “Un progetto di rete – ha detto – che ha avuto il merito di allargare gli orizzonti inglobando anche partner europei che hanno dato ancora pi? spessore all’iniziativa. Campobasso pu? e deve farcela, per troppi anni ha visto l’abbandono di terreni che oggi possono e devono tornare ad essere coltivati, a vivere ma con criteri di sostenibilit? e solidariet? appunto che diventano punti cardine alla base di queste nuove imprese agricole sociali. Agricoltura sociale che dunque come strumento di riscatto e trampolino per i giovani e per la nostra terra che tanti ragazzi, oggi ancora studenti, amano, sentono propria, e non vogliono abbandonare. Una rete di imprese che si innesta in un circuito europeo dove le buone pratiche di chi ? un po? pi? avanti diventano esempio da seguire rappresentando allo stesso tempo percorsi virtuosi volti alla salvaguardia di un territorio che va valorizzato e che attraverso l?impegno concreto delle nuove generazioni non rischier? pi? di scomparire ma che anzi potr? diventare un?area in cui pensare e realizzare nuove forme di business. Business che si sposa sempre con il concetto di solidariet?: dare a quanti hanno basse capacit? contrattuali una chance in pi? affinch? una forma di debolezza diventi invece un solido potenziale di crescita nel settore dell?agricoltura. Campobasso inoltre ? conclude il sindaco Battista ?, concedendo la disponibilit? del mercato coperto di via Monforte si candida a sostenere il progetto della filiera corta, ponendosi accanto a chi sull?agricoltura e sull?eccellenza dei nostri prodotti vuole scommettere. Agricoltura quindi che diventa cura del territorio e promozione dei migliori frutti della nostra terra?.