ROMA? – Con un accendino e una bomboletta spray hanno finto di bruciare San Pietro. Forse per scherzo. Il fatto, avvenuto il 10 gennaio scorso, ha portato ad una denuncia a piede libero per due fratelli tedeschi, ma di origine turca e rischia di fargli passare un po’ di guai. Per il minore la Procura ha chiuso le indagini, passo che in genere prelude alla richiesta di rinvio a giudizio. L’accusa contestata ? quella di “turbamento di funzioni religiose del culto cattolico”, secondo l’articollo 405 del codice penale. Nei confronti del pi? grande gli accertamenti vanno avanti. Entrambi, comunque, sono gi? tornati in Germania, a casa loro.
I difensori sono gli avvocati Gianluca Arrighi ed Emanuela Santarelli. Il penalista ha spiegato: “Nel periodo storico che stiamo vivendo il fatto crea sicuramente preoccupazione e allarme sociale. Tuttavia il mio ? un invito alla cautela, anche per evitare un’improvvida caccia alle streghe. Il reato ipotizzato dalla Procura ? soltanto turbamento di una funzione religiosa e non mi risulta che allo stato vi siano altri elementi che possano aggravare la contestazione”. I due fratelli, nati a Monaco di Baviera, sono in possesso della doppia cittadinanza, turca e tedesca.
A Roma per turismo hanno alloggiato in una camera dell’hotel ‘Vatican Garden’ in via San Damaso. La perquisizione personale ha fatto saltar fuori una macchina fotografica digitale, due Iphone, una bomboletta gas di deodorante e un accendino. I controlli nella camera dell’albergo ha dato esito negativo. Non ? stata trovata alcuna arma. L’imputazione contestata dagli inquirenti desta impressione. I due ragazzi “scattando fotografie aventi come sfondo la cupola di San Pietro ed in primo piano una fiamma realizzata dando fuoco a dello spray deodorante, cos? simulando l’immagine del rogo della basilica”.
Fonte: www.askanews.it