C’è fermento a Roccavivara dopo la notizia del primo caso positivo. Ad intervenire è Roccavivara Oltre secondo la quale il sindaco avrebbe «attivato i protocolli del caso solo dopo la pubblicazione della nostra prima nota (7 giorni dopo aver ricevuto dall’Asrem la comunicazione del primo caso Covid a Roccavivara). La notizia positiva di oggi sta nel negativo: banale gioco di parole per dire che fortunatamente l’esito di alcuni controlli eseguiti in questi giorni su alcuni nostri concittadini sono risultati negativi. Ne siamo felici. Purtroppo c’è chi continua a confondere la sfera umana da quella politica, accusandoci di sciacallaggio: chi lo fa evidentemente o non capisce o è in malafede. Rimandiamo al mittente le accuse, dicendo che basta leggere (bene) per capire il nostro punto di vista. E se non si fosse capito, siamo felici che il tampone odierno sia negativo e che la persona positiva sia asintomatica.
La notizia negativa di oggi, invece, arriva dal Comune. Nel momento in cui sul territorio comunale è accertato un caso Covid-19, il comune è tenuto ad attivare misure specifiche per la raccolta dell’immondizia. Tutto è scritto in una normativa specifica emanata dall’Istituto Superiore di Sanità (non da quattro scemi del gruppo di minoranza), e successivamente diffusa in un documento della Regione Molise (di cui potete vedere alcuni punti nella foto allegata). Da quel che abbiamo appreso, fino a ieri compreso la raccolta rifiuti è stata portata avanti regolarmente, come se nulla fosse successo. Nonostante la notizia del tampone positivo era già nota a chi di dovere, hanno aspettato la giornata di ieri per attivarsi (guarda caso il mattino seguente al nostro post). Il non aver organizzato tempestivamente la raccolta dei rifiuti “riservata”, come stabilito dalle direttive dell’ISS, è una pesante violazione, che ha posto e pone a rischio in primis gli operatori che ogni giorno provvedono alla raccolta rifiuti, i dipendenti comunali, e poi tutta la comunità in generale.
Visto che mancano atti, direttive, bollettini, o semplici post da parte del sindaco o di un amministratore di maggioranza, che chiariscano realmente cosa non ha funzionato nella catena delle notifiche, come gruppo di minoranza diffidiamo totalmente il sindaco dalla sua conduzione di questa vicenda, e presto faremo protocollare negli uffici comunali una formale richiesta di dimissioni. L’avviso pubblico odierno è la dimostrazione di una realtà ribaltata: una istituzione pubblica che si limita a riprendere e confermare la notizia di un post, senza aggiungere elementi di chiarezza e trasparenza.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (non quattro scemi del gruppo di minoranza) non ha ancora decretato la fine della pandemia. E quando ci si imbatte nel virus, a qualsiasi livello, fosse anche per una sola persona, bisogna essere tempestivi, efficaci, pragmatici. Qui invece sono trascorsi giorni senza una misura adeguata, e se non fosse stato per il nostro post forse si sarebbe ancora nel buio.
P.s. Se non si fosse capito, questi quattro scemi del gruppo di minoranza sono felici che la persona positiva è asintomatica e sta bene, e che al momento non ci sono altri casi! (scritto all’inizio e alla fine, così chi legge il post a pezzi lo trova…)».
I CHIARIMENTI DEL SINDACO
In seguito alla nota diffusa questa mattina da ‘Roccavivara Oltre’, il sindaco del comune, Franco Antenucci, ha inteso effettuare alcuni chiarimenti: “Mi preme chiarire – ha detto al Quotidiano il sindaco Antenucci – che il ragazzo risultato positivo è stato assegnato al comune di Campobasso perché residente nel capoluogo di regione. Ha indicato come domicilio per la quarantena il comune di Roccavivara perché in paese ci sono i genitori. Io non ho avuto alcuna comunicazione da Asrem di un caso di positività in quanto il ragazzo è stato preso in carico dal comune di Campobasso. Da Asrem ho ricevuto una nota, il 19 maggio, per un rientro effettuato il 16 maggio di una persona che come domicilio ha indicato Roccavivara. Per essere ancora più chiari – ha proseguito il sindaco – il ragazzo appena rientrato ha seguito il protocollo, mettendosi in quarantena e segnalandosi all’Asrem. E’ stato chiamato per l’effettuazione del test sierologico che, sfortunatamente, è risultato positivo. Da qui è stato effettuato anche il tampone molecolare che ha confermato la positività. Tutto questo nei giorni successivi al suo rientro. La mia intenzione – ha concluso il sindaco Antenucci – non è quello di alimentare polemiche, che non sono indicate in un momento d’emergenza, ma soltanto di fare chiarezza. Cosa che farò anche in consiglio comunale”.