Roccamandolfi, tributi locali: le precisazioni del sindaco Lombardi

Sul sito internet del Comune di Roccamandolfi sono stati pubblicati tutti i documenti necessari affinch? si garantisca alla cittadinanza una corretta informazione in merito alle pi? importanti novit? in materia di fiscalit? locale sugli immobili contenute nella legge di stabilit?.
Lo rende noto il primo cittadino del paese, Giacomo Lombardi, che ne specifica alcuni aspetti: ?misure particolarmente favorevoli sono state introdotte nei confronti dell?abitazione principale e degli immobili concessi in locazione a canone concordato. L?abitazione principale, dopo essere stata affrancata dall?Imu a partire dal 2014, da quest?anno ? esentata anche dalla Tasi, ossia il tributo sui servizi indivisibili del comune(manutenzione delle strade, illuminazione pubblica, ecc.). Il comma 10 della Stabilit? 2016 interviene in materia di Imu sugli immobili dati in uso gratuito ai parenti in linea retta entro il primo grado (cio?, genitori e figli), che li utilizzano come abitazione principale, ossia vi hanno la residenza anagrafica e la dimora abituale. Mentre per il 2015, al verificarsi di tale circostanza, i comuni potevano deliberare di considerare l?immobile abitazione principale, stabilendo che il beneficio operasse soltanto in relazione alla quota di rendita catastale non eccedente i 500 euro oppure se il comodatario apparteneva a un nucleo familiare con Isee non superiore a 15mila euro annui ed in presenza di pi? unit? immobiliari, l?agevolazione era applicabile a una sola di esse. Dal 2016, invece, le amministrazioni locali non hanno pi? tale facolt? ma, per l?immobile non accatastato come A/1, A/8 o A/9 e dato in comodato d?uso a figli o genitori che lo utilizzano come abitazione principale, spetta ex legge la riduzione al 50% della base imponibile. Per aver diritto al beneficio ? richiesto che il contratto di comodato venga registrato e che il comodante possieda un solo immobile in Italia e abbia la residenza anagrafica e la dimora abituale nello stesso comune in cui si trova la casa data in uso ovvero, oltre a quest?ultima, possieda nello stesso comune un altro appartamento non ?di lusso? adibito a propria abitazione principale. Inoltre, ? richiesto che il possesso di tali requisiti venga attestato dal contribuente nella dichiarazione Imu?.