Rita D’Addona eletta nel consiglio Nazionale “Acli Coordinamento Donne”

La molisana Rita D’Addona è tra le 7 donne elette nella Presidenza Nazionale di Acli Coordinamento Donne. L’impegno delle donne nel sociale, è stato il tema di fondo del XXVI Congresso Nazionale Acli svoltosi un mese fa e che ha visto, nella giornata odierna (venerdì 19 marzo), la definizione della geografia aclista per la nuova dirigenza guidata da Emiliano Manfredonia, neo presidente eletto. Ad affiancare il Presidente delle Acli, la quota rosa rappresentata dalla Presidente  Chiara Volpata  e dalle 7 donne italiane nel consiglio (e 7 nel direttivo).  

«Questa giornata è significativa e benedetta da Dio per tre motivi intrecciati tra loro: il primo motivo  è legato alla figura di san Giuseppe, padre aperto ai segni di Dio. Un Padre che “accoglie, custodisce e sogna” e come afferma papa Francesco “dove gli altri non vedono nulla, Giuseppe, facendosi sognatore è colui che guarda oltre. Come donna e donna del Molise, sento il mio instancabile desiderio di vedere quell’oltre nelle fragilità delle persone, delle prossimità, delle risorse umane e di un territorio connesso e vivibile per il bene di tutti. La parola equità pronunciata dalla Volpato deve risuonare come un gong per il nostro Molise più che mai disgregato e assetato di unità.

Il secondo motivo è legato alla visita di  San Giovanni Paolo II in Molise.  Un forte vento aleggiava quel 19 marzo 1995 quando, dinanzi al Santuario dell’Addolorata di Castelpetroso, nostra Santa Patrona, egli pronunciò Sante parole sul tema del lavoro.  L’impronta filosofica del pensiero aclista basata sulla propensione alla relazione umana, il ricordo di San Giuseppe “l’umile carpentiere di Nazareth, e del suo lavoro”,  sollecita a riaffermare con forza la dignità di quella dimensione fondamentale dell’esistenza umana che è il lavoro, e stimola all’impegno per assicurare un’occupazione dignitosa a tanti che in questo momento vivono il dramma della disoccupazione o sono vittime di condizioni di lavoro indegne dell’uomo. L’eco di San Giovanni Paolo II si manifesta in quell’invito al mondo del lavoro, ancora attuale, a non rinunciare di progettare il futuro. “Carissimi artigiani e voi tutti contadini e lavoratori del Molise, non arrendetevi di fronte ai gravi problemi del momento e non rinunciate a progettare il vostro futuro!

Il  terzo motivo vedo la mia elezione nel Consiglio Nazionale Acli come l’affermazione di un cammino guidato dalla formazione, dall’esperienza e da una forte propensione verso il sociale già maturata nel mio percorso lavorativo  nella diocesi di Campobasso. Oggi, si consolida con la modernità del pensiero femminile che deve richiamare a quell’impegno sollecitato da Giovanni Paolo II ai piedi della Madre Addolorata “sappiate offrire l’impegno per una profonda e fattiva unità. Mai il cuore della Madre debba addolorarsi per le divisioni dei suoi figli!” Infine, Il mio ringraziamento va al Presidente regionale Acli Molise aps Enzo Scialò per la fiducia. Il nostro augurio va a tutti quei papà che non ci sono più, ai papà che hanno saputo custodire i valori trasferendoli a noi, a tutti quei papà delle nuove generazioni affinché si facciano solleciti di un cambiamento radicato nella solidarietà e nella equità. L’augurio alla nuova squadra aclista affinché diventi timoniere di una “barca” sulla quale uomini e donne possano affrontare le tempeste che ci attendono e realizzare quel sogno perché “nessuno sia lascato solo”».