Riprogrammazione dei programmi operativi regionali, per il Molise quasi 48milioni di euro

A seguito della pandemia Covid-19 che ha innescato la grave crisi in corso, la Commissione europea, con i  due Regolamenti (UE)  2020/460  e  2020/558  del Parlamento europeo e del Consiglio, ha introdotto ampi margini di flessibilità nei regolamenti dei fondi strutturali, finalizzati a favorire l’utilizzo delle risorse europee in funzione di contrasto all’emergenza sanitaria, economica e sociale. Per il Sud, nel corso degli ultimi decenni ha rappresentato l’unica fonte stabile di intervento, a fronte del  progressivo  disinvestimento  pubblico  nazionale  sul  riequilibrio  territoriale, l’innovazione e l’inclusione. La  riprogrammazione  per  rispondere  all’emergenza  Covid-19  ha  rappresentato l’occasione per recuperare credibilità e fiducia su una politica essenziale per un Paese segnato da gravi divari territoriali che minano la capacità di riavviare uno sviluppo robusto, durevole, sostenibile. Il Ministro per il Sud e la coesione territoriale, grazie al lavoro preparatorio che il Dipartimento delle Politiche di coesione, l’Agenzia per la coesione territoriale e le Autorità di gestione hanno condotto, ha sottoscritto un accordo con i Ministri gestori di fondi europei e accordi con le singole Regioni, per massimizzare le risorse europee da utilizzare per l’emergenza. La riprogrammazione con le Regioni è stato il frutto di un complesso negoziato, alla fine del quale abbiamo valorizzato l’autonomia delle scelte regionali ma nel quadro di precise indicazioni nazionali per rafforzare l’efficacia degli interventi. Con l’Accordo le Regioni hanno concorso a misure nazionali, per la parte di cui hanno beneficiato i rispettivi territori, o prevedono misure addizionali sulla base delle esigenze specifiche, nel quadro di priorità condivise. Ecco le cinque linee guida nazionali, con la previsione delle misure che le singole Regioni possono rendicontare anche al 100% con contributo comunitario: 1.Emergenza sanitaria: spese sostenute da Centrali di committenza nazionali per l’acquisto  di  apparecchiature  e  materiali  sanitari  (Dipartimento  Protezione Civile,  Consip,  Struttura  Commissariale)  e  da  Centrali  di  Committenza Regionali nonché da Agenzie regionali di Protezione civile e da Aziende dei Servizi  sanitari  regionali;  Assunzione  di  personale  dipendente  del  Servizio Sanitario Nazionale; aree sanitarie temporanee; rafforzamento di reti e presidi territoriali per la salute; 2.Istruzione e formazione: acquisto di beni e attrezzature per gli istituti e per i beneficiari  finalizzato  al  superamento  del  divario  digitale  nell’accesso all’istruzione e alla formazione professionale (ad esempio laptop, software, e spazio digitale su server), adeguamento delle strutture o competenze nel mondo della scuola e delle istituzioni formative regionali;  3.Attività  economiche:  istituzione  o  rafforzamento  della  dotazione  di  sezioni regionali del Fondo Centrale di Garanzia per il finanziamento di misure di garanzia per il sostegno al capitale circolante, di garanzia a sostegno della moratoria dei debiti delle imprese, per la concessione di prestiti a lungo termine a  tassi  agevolati;  di  garanzia  anche  attraverso  i  Confidi  regionali  per l’abbattimento  dei  tassi  di  interesse,  ovvero  rafforzamento  di     strumenti finanziari  regionali  finalizzati  a sostenere  la liquidità  delle imprese  e/o  già attivati  per  sostenere  soggetti  con  difficoltà  di  accesso  al  credito  ordinario derivanti dall’emergenza da Covid 19, nonché strumenti previsti nell’ambito del temporary framework per sovvenzioni a fondo perduto a favore delle imprese e dei lavoratori autonomi; 4.Lavoro: Sostegno ai redditi dei lavoratori dipendenti del settore privato mediante finanziamento  di  ammortizzatori  sociali  e  di  strumenti  di  conciliazione  fra lavoro, formazione e cura dei minori; sviluppo del lavoro agile; indennità di tirocinio; 5.Sociale: aiuti alimentari per i Comuni di medio-piccole dimensioni; servizi di sostegno e cura per le persone in condizione di fragilità aggravata dalla crisi; sostegno alle fasce sociali a rischio tramite operatori del III Settore.