La neve, oltre ai gravi disagi, ha regalato anche inaspettate sorprese. Avvistati nei giorni scorsi alcuni esemplari di lupi, sia in contrada Rivicciola che Paolina, zone periferiche del territorio riccese. Probabilmente le abbondanti nevicate, hanno spinto gli animali, in cerca di cibo, a protrarsi fino alle masserie per potersi sfamare in qualche modo. Qualche agricoltore, non senza manifestare una certa preoccupazione, sostiene di averli avvistati in questi giorni proprio nelle vicinanze della propria abitazione. Sarebbe opportuno segnalare eventuali ed ulteriori avvistamenti al Corpo forestale o alla Provincia affinché si riesca a monitorare bene la situazione ed eventualmente porre rimedio all’uccisione del bestiame e, congiuntamente, tutelare questo animale in estinzione, favorendo l’impiego delle tecniche tradizionali di pastorizia, l’uso di cani pastore e dei recinti elettrificati antilupo, per evitare attacchi del predatore alle greggi. A dissipare il timore che le persone nutrono al cospetto di questi esemplari è la parola degli esperti secondo i quali l’uomo comunque non rischia. Sembra, infatti, che il lupo non attacchi le persone ma viceversa tende a scappare spaventato. Il WWF ha lanciato, per la prima volta in Italia, l’allarme su questa specie oltre 40 anni fa: nella nostra penisola sopravvivevano appena un centinaio di lupi. Da allora la popolazione di lupo in Italia ha subito un notevole incremento, grazie anche alla sua protezione legale, iniziata negli anni ’70, alle campagne di sensibilizzazione e allo spopolamento umano delle montagne. Tuttavia i pericoli e le minacce sono cambiati. Le popolazioni di lupi si trovano ancora in uno stato di rischio, soprattutto a causa del bracconaggio: questo rende il lupo ancora oggi una specie minacciata. Il WWF tuttavia continua ad impegnarsi in più direzioni per fermare la crudele pratica del bracconaggio, cercando di scoraggiare l’uso di lacci, fucili e bocconi avvelenati. L’organizzazione nazionale infatti si preoccupa di curare i lupi feriti, trovati in difficoltà o investiti sulle strade, con la speranza, una volta guariti, di poterli liberare di nuovo in natura; di tutelare degli ambienti dove vivono i lupi e nella creazione di corridoi ecologici protetti: tratti di boschi e foreste attraverso cui i lupi possano spostarsi in libertà al riparo da pericoli e minacce. Occorrerebbe un maggiore sforzo per favorire una pacifica convivenza fra le popolazioni locali e il leggendario predatore perché senza il suo habitat, il lupo è perduto.