Riaprono i reparti al Cardarelli e al Caracciolo, Toma: «A breve i miglioramenti sismici»

A Campobasso 6 posti per la stroke unit, 6 per neurologia e 2 per il day hospital

REDAZIONE CAMPOBASSO

Attivazione di una stroke unit e ripristino del reparto di neurologia al quinto piano dell’ospedale Cardarelli di Campobasso. In conferenza stampa, presso la sala Giunta di Palazzo Vitale, nella mattinata di ieri il governatore della Regione Molise, Donato Toma, ha illustrato le recenti novità in materia sanitaria che già aveva anticipato nei giorni scorsi.

«Dopo varie riunioni con l’Asrem è più volte emersa – ha detto Donato Toma durante l’incontro con la stampa – la volontà di attivare un pronto intervento per la cittadinanza in caso di attacco cerebrale. Ci siamo confrontati e abbiamo verificato l’entità delle risorse disponibili. Col il direttore Sosto abbiamo calcolato che c’era la necessità di reperire risorse per oltre 1 milione e 200mila euro. E così ci siamo attivati per trovare i fondi (derivanti dal patto per il Molise) e fatto partire la delibera per il servizio di stroke unit e neurologia. In caso di un attacco ischemico avremo la tranquillità di un pronto intervento necessario per stabilizzare il paziente. Sei – ha continuato Toma – i posti per la stroke unit, sei per neurologia e 2 per il day hospital.

Abbiamo diversi progetti da voler svolgere – ha aggiunto Toma – e dobbiamo farci trovare preparati per quando usciremo dal piano di rientro. Ora ci stiamo preparando per operare al meglio in futuro. Neurologia? I macchinari già li stanno acquisendo e assorbiremo personale interno. Si partirà a breve. Io – ha detto Toma – non abdico alla funzione sanitaria che spetta alle regioni e dunque al presidente. E lo farò anche in futuro. Purtroppo la non nomina del Commissario blocca di fatto alcune procedure come quelle legate alle assunzioni. Ci sono diversi interventi da fare e finanziamenti per 105 milioni ma ci vuole la firma del commissario. Per ora – ha ribadito – i soldi per la sanità molisana li ho presi dal patto per il Molise. Vorrei potenziare Venafro. Non è possibile che sia aperta a singhiozzo; e dobbiamo stabilizzare anche le strutture: e questo lo si fa con un intervento comune tra commissario ad acta e presidente della regione.

Abbiamo – ha poi concluso – relazioni su tutte le strutture sanitarie del Molise. Ci sono adeguamenti sismici da fare. I costi sono elevati. In questo momento non ci possiamo muovere: ma sono stati stanziati fondi per miglioramenti sismici. Non a caso una gran parte dei 105 milioni saranno destinati proprio per il Cardarelli ma al momento non si possono utilizzare. Sappiamo bene – ha concluso – che costerebbe meno rifarli e non adeguarli».

Il video dell’incontro