REDAZIONE TERMOLI
Una richiesta di riapertura del tratto di strada di Corso Umberto I divenuto pedonale. E’ questo quanto chiesto con una istanza dall’avvocato Simone Coscia, voce di cittadini e residenti e che si rivolge al sindaco Sbrocca, agli assessori Ferrazzano e Florio
«Noi sottoscritti operatori economici e cittadini termolesi dopo il primo mese di chiusura al traffico veicolare del tratto dello stesso compreso tra piazza Garibaldi e corso Nazionale, constatate le conseguenze sulle presenti attività economiche e dei servizi di varia natura ivi esistenti, nell’ottica, comunque, di una leale collaborazione con la città tutta e con la sua attuale amministrazione, vorremmo proporre alcune modifiche al progetto attuato.
Il totale azzeramento del traffico veicolare sul suddetto tratto stradale non ha comportato l’aumento della frequentazione pedonale auspicato dall’amministrazione comunale, determinando altresì un marcato isolamento delle attività economiche, soprattutto negli orari non dedicati al “passeggio” da parte della cittadinanza. Pur apprezzando lo spirito dell’iniziativa, vorremmo proporre alcuni correttivi alla stessa in modo da venire incontro alle esigenze di tutti.
Proponiamo almeno la riapertura parziale, a senso unico in direzione stazione, del tratto di corso Umberto I attualmente chiuso, in continuità con la parte tuttora aperta al traffico veicolare. Ciò consentirebbe anche di recuperare, nell’altra carreggiata, un cospicuo numero di parcheggi a servizio delle attività commerciali, della scuola presente nelle vicinanze e dei fruitori del Corso Nazionale, nonché della stessa stazione ferroviaria.
La via potrebbe comunque essere chiusa al traffico nelle occasioni e festività di maggior affluenza pedonale nell’area.
Questa nuova sistemazione permetterebbe una migliore fruibilità delle attività economiche della zona, un aumento del numero di parcheggi in centro, soprattutto negli orari di apertura delle attività lavorative, senza riproporre la congestione automobilistica legata alla situazione precedentemente in essere.
Tale modifica potrebbe inizialmente essere attuata in via sperimentale, fissando fin dall’inizio un successivo incontro tra amministrazione e operatori economici-cittadini residenti, per verificare la funzionalità e l’efficacia della soluzione da noi proposta.
Restiamo certi che tale nostro spirito propositivo possa essere ben accolto dall’attuale amministrazione comunale e che, senza preconcetti da nessuna delle due parti, si possa collaborare nel solo interesse dello sviluppo e della vivibilità del nostro centro cittadino».