Nessuna situazione critica, quindi a partire dal prossimo 3 giugno saranno possibili gli spostamenti tra regioni. Il monitoraggio della fase 2 tra il 18 e il 24 maggio ha dato il primo esito e secondo l’Iss e il ministero della salute ci sono le condizioni perché si possano riaprire le regioni.
«I dati del monitoraggio sono incoraggianti. I sacrifici importanti del lockdown hanno prodotto questi risultati. Dobbiamo continuare sulla strada intrapresa con gradualità e cautela», ha affermato il ministro della Salute, Roberto Speranza commentando i dati sul monitoraggio post lockdown. L’indice di trasmissibilità Rt è inferiore a 1 in tutte le regioni e come anche ha sostenuto Brusaferro per ora in Italia non ci sono criticità.
Permangono «segnali di trasmissione con focolai nuovi segnalati che descrivono una situazione epidemiologicamente fluida in molte Regioni italiane. Questo richiede il rispetto rigoroso delle misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione quali l’igiene individuale e il distanziamento fisico». Lo rileva il monitoraggio del ministero della Salute. È inoltre «necessario continuare a rafforzare i servizi territoriali per la prevenzione e la risposta a Covid-19 per fronteggiare eventuali recrudescenze epidemiche», spiega il ministero. L’incidenza settimanale dei casi «rimane molto eterogenea nel territorio nazionale. In alcune Regioni il numero di casi è ancora elevato denotando una situazione complessa ma in fase di controllo. In altre il numero di casi è molto limitato». Pertanto «si raccomanda cautela specialmente nel momento in cui dovesse aumentare per frequenza ed entità il movimento di persone sul territorio nazionale». Non si registrano segnali di sovraccarico dei servizi ospedalieri. Emerge dal monitoraggio del Ministero della Salute.
La situazione potrebbe essere diversa tra le varie regioni, in modo particolare ci si sofferma sul caso della Lombardia. L’assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera in tema di riaperture tra regioni invita alla prudenza: «Riapertura della Lombardia? Prudenza, la data chiave è l’8 giugno». «C’è un governo, ci sono degli indicatori raccolti a livello nazionale, lavoriamo tutti insieme. Io dico che ci vuole ancora prudenza per capire se siamo in una fase nuova e diversa oppure no», dice Gallera parlando della possibile riapertura dei confini regionali il 3 giugno, spiegando che «per fare una valutazione complessiva su quella che è la diffusione» dei contagi dopo nel riaperture della fase 2 «la data cardinale è l’8 giugno».