Regione, in vista lo sbarramento al 5%

Intanto distinguo su Frattura tra Pd e Civici

Mentre si pensa alle prossime elezioni, nascono i primi distinguo tra Pd e Civici. Questi ultimi, avevano detto no ad alleanze con esponenti dei governi Toma e Frattura, mentre Partecipazione Democratica, una componente Dem dice: “D’accordo sul no a Toma, ma Frattura non può essere demonizzato, fu lui a scalzare dal potere Iorio”.

Insomma primi bisticci nel Campo Largo. Intanto, tutti scaldano già i motori in vista degli appuntamenti elettorali del prossimo anno, si voterà per Regione e Parlamento e sono decine le poltrone in palio, tutte ben retribuite. La voce che intanto gira di più e che sta già mettendo in agitazione mezzo mondo politico regionale è quella di una revisione della legge elettorale, sarebbe la seconda in questa legislatura. La prima modifica vide la cancellazione delle surroghe, oggi si parla di una correzione delle percentuali minime per entrare a Palazzo D’Aimmo.

Si vorrebbe inserire una soglia minima del 5%, anche perchè le liste civiche e i vari movimenti civici che già si stanno preparando a scendere in campo fanno paura a più di qualcuno e si pensa così di scongiurare la loro possibilità di presenza nel prossimo consiglio regionale. Ma, a tal proposito la componente del Pd di Partecipazione Democratica, che fa capo a Stefano Buono (IN FOTO EVIDENZA), Simone Coscia e Sandro D’Onofrio, va in senso opposto e plaude alla nascita del Comitato promotore delle nove associazioni civiche, un passo importante verso la costruzione del “campo largo” anche in Molise. “Questa – affermano i tre – è l’occasione per lavorare insieme a una proposta solida in vista delle prossime elezioni, ed è necessario unire le forze per il bene della nostra regione. Ben venga la risposta del Segretario PD che apre le porte ad un’alleanza con le associazioni civiche, oltre che con i partiti del centrosinistra e il M5s. Il punto di partenza per una solida collaborazione sembra finalmente chiaro a tutti: “netta discontinuità!“ Si è affermato che è impossibile recuperare chi ha avuto responsabilità di governo con Toma, noi aggiungiamo – dicono i portavoce di Partecipazione Democratica – che non solo è impossibile, ma neppure desiderabile, perché l’alternanza è il sale della democrazia, e l’abitudine di saltare da una coalizione all’altra seguendo le quotazioni dei bookmaker ha ormai veramente fatto il suo tempo”. Fra le forze di questo “campo largo” c’è dunque accordo unanime su Toma, ma per partire con il piede giusto, dice Partecipazione Democratica, è necessario anche chiarirsi relativamente a Frattura, non sottraendosi alla questione che più divide il segretario del PD dal comitato civico: a nostro giudizio non si può mettere sullo stesso piano quell’esperienza, con l’attuale amministrazione. Frattura ha il grande merito di aver dimostrato che anche in Molise il centrosinistra può vincere, ponendo fine ai quindici anni di malgoverno Iorio.

Oggi tendiamo a dimenticarlo, ma prima di lui nessuno era riuscito a mettere in difficoltà il Governatore più longevo della storia molisana”.