Regionalismo differenziato, Mazzuto: «Mi auguro possa servire al Molise»
Il coordinatore regionale della Lega: «Il problema esiste anche per le regioni più piccole. L’obiettivo di Salvini non è quello di dividere l’Italia»
MIMMO DI IORIO
L’argomento è di scottante attualità e sta dividendo l’opinione pubblica in modo trasversale. Il regionalismo differenziato, voluto dalla Lega, potrebbe spezzare in due l’Italia. Preoccupazioni sono state espresse anche in Molise dalla classe politica. E anche in questo caso in maniera trasversale. Hanno espresso dubbi e critiche i consiglieri del Pd Fanelli e Facciolla, ma anche chi in regione governa con Lega come Iorio e come lo stesso presidente Donato Toma. Quello dell’autonomia delle regioni del Nord è da sempre il cavallo di battaglia della Lega ed è stato uno dei motivi che hanno portato Umberto Bossi a fondare il movimento.
Negli anni ha cambiato anche denominazione: da Federalismo fiscale a Regionalismo differenziato, passando per l’amata (dalla Lega) secessione. Evidente che ora in molti, anche all’interno del Movimento 5 Stelle, alleato di governo di Salvini, si stiano iniziando a battere per preservare l’unità nazionale sancita dalla Costituzione. Quella Carta che difende il principio della rimozione degli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono l’eguaglianza sostanziale, la coesione nazionale e il mantenimento di un fondo perequativo, senza vincoli di destinazione, per i territori con minore capacità fiscale per abitante. Di tutto questo abbiamo chiesto conto al coordinatore regionale della Lega Luigi Mazzuto.
«Per la verità – ha esordito l’assessore regionale – il problema esiste per le regioni forti, ma credo che bisognerà svilupparsi un ragionamento anche per le regioni più piccole e deboli da un punto di vista socioeconomico. Non escludo un intervento anche per le nostre regioni». Con l’autonomia finanzia- ria del Nord non si rischia di spezzare in due l’Italia? «Io mi auguro che possa aiutare il Molise. La Lega non sta pensando di dividere l’Italia, ma sta cercando di unirla e per tale motivo sono certo che ci saranno soluzioni anche per le regioni economicamente e socialmente più deboli».Per molti Salvini, con l’arma di distrazione di massa degli immigrati, sta cercando di raggiungere l’obiettivo, da sempre perseguito dalla Lega, della secessione. «Ma non è vero – replica Mazzuto – ma quale secessione. Non è nei pensieri di Salvini quello di dividere l’Italia, di questo sono certo». Intanto ai primi due punti all’ordine del giorno del consiglio regionale del prossimo martedì sono iscritte due mozioni che riguardano il regionalismo differenziato. La prima a firma dei consiglieri Fanelli e Facciolla, l’altra di Michele Iorio. Come si comporterà la Lega? «Discuteremo – la conclusione laconica di Mazzuto – e daremo il nostro contributo».