Regionali, tavolo centrosinistra: altra fumata nera sui criteri di scelta per il candidato presidente

Nuova riunione senza esito del centrosinistra che, sostanzialmente, ha il motore che gira a vuoto, in folle, senza riuscire a ingranare la prima e partire. Tutto si blocca nel momento in cui bisogna indicare il candidato presidente che raccolga la maggior parte dei consensi. Chi ha il pallino in mano, ma resta immobile, è il Movimento Cinque Stelle con Federico che, anche questa volta, non ha fatto nessun nome, riservandosi di parlare con la base, per discutere dei criteri con cui individuare il candidato presidente.

Il tavolo dei dieci partiti e movimenti (tra cui anche Europa Verde Molise che si è riorganizzata al suo interno nell’ultimo anno e mezzo con figure professionali provenienti da vari ambiti), che compongono la coalizione del centrosinistra, fino ad oggi ha chiarito solo due cose: il candidato dovrà essere un politico e dovrà essere molisano. Ma per i criteri che porteranno alla scelta è ancora buio fitto. Tanto che si è deciso un rinvio del tavolo a giovedì, o venerdì per decidere (chissà se, n.d.r.) i criteri con cui individuare il miglior candidato possibile, non escludendo le Primarie che sappiamo essere leggermente ostiche per i grillini. L’impressione comunque è che ancora tutti giochino a carte coperte, sperando che, prima o poi, Federico faccia un nome.

Tutti gli altri continuano a indicare Roberto Gravina, dato per vincente, ma Federico, fino ad oggi, l’unico titolato a farlo, non ha mai fatto il nome del sindaco di Campobasso. Solo Andrea Greco ne ha parlato, escludendo categoricamente la candidatura. In conclusione, tutti, Pd compreso, sembrano voler puntare sul sindaco di Campobasso, ma chi lo deve fare concretamente, ovvero il suo partito, ancora tentenna, anzi resta muto. Quindi tutto rinviato per la scelta dei criteri, formula che vuol dire solo una cosa: ennesima fumata nera. (edg)