Regionali, “Il Molise che vogliamo”: «Basta azioni-spot, ma concretezza e soluzioni»

Presentato il nuovo movimento politico. Il referente Pian: “Siamo nell’area moderata: disponibili con chi vorrà ascoltarci, ma pronti a prendere le redini del gioco se continua la melina nei due schieramenti”

«C’è tanto da fare, sappiamo come si fa e come raggiungere gli obiettivi unendo concretezza e dando soluzione ai problemi. Ci collochiamo nell’area moderata: siamo disponibili con chi vuole ascoltarci, ma anche a prendere redini del gioco se continua la melina nei due schieramenti». È il profilo della formazione politica “Il Molise che vogliamo” tracciato dal referente ed ex amministratore di Sviluppo Italia Molise, Claudio Pian, e presentata ufficialmente oggi a Campobasso, in vista delle elezioni regionali del prossimo giugno, con alcuni giovani collaboratori.

La regione «vive i drammi della disoccupazione, della denatalità e dello spopolamento dei paesi più piccoli. Dobbiamo dare un’inversione di tendenza in tempi brevi. Mai come ora – ha spiegato ancora Pian – la Regione ha una disponibilità ingente di finanziamenti europei nell’ordine di 1,5 miliardi per mettere a frutto le istanze del mondo imprenditoriale rispettando i tempi di realizzazione, ma verificando l’impegno delle risorse e la ricaduta sul territorio».

Riguardo all’amministrazione regionale uscente, «più che una critica, rilevo che negli ultimi 12 mesi si sono moltiplicate le tentazioni di arrivare all’ultimo alla soluzione dei problemi che spesso diventa arruffata e pasticciata. Basti pensare – ha osservato il referente del Molise che vogliamo – alle opportunità non colte al volo come la stabilizzazione dei precari Covid e della Protezione Civile, nonostante ci siano leggi dello Stato in tal senso”. Dunque, “niente azioni-sport, ma processi studiati, iniziati e verificati. Serve decisionismo regionale – ha concluso Pian – che, però, improvvisamente è diventato flebile».(adimo)