Regionali, il candidato del centrodestra dovrebbe toccare a Forza Italia

La premier Meloni avrebbe dato il via libera. Per Tajani il posto potrebbe andare alla coordinatrice regionale o all’uscente

Lunedì nuovo tavolo della coalizione a Isernia: ci saranno i segretari di partito e l’eurodeputato Patriciello, ancora assenti i parlamentari molisani 

Trattative in stato avanzato nel centrosinistra: la coalizione, infatti, ha stabilito programma e perimetro e dovrà chiudere il cerchio esclusivamente in merito alla scelta del candidato e al metodo per indicarlo. Nelle prossime ore ci sarà un nuovo incontro del tavolo che, comunque, è in piedi già da diverse settimane. 

Situazione, invece, di sostanziale stallo nel centrodestra. E proprio per superare l’impasse è stata indetta una riunione per la prossima settimana. L’incontro, che si terrà nel tardo pomeriggio di lunedì presso l’hotel Europa di Isernia, è stato convocato da Filoteo Di Sandro, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia e consigliere regionale. Il summit, almeno per le presenze, ricalcherà le orme di quello tenutosi il 27 gennaio a Campobasso: ci saranno i coordinatori regionali dei partiti, Di Sandro per Fratelli d’Italia, Tartaglione per Forza Italia, Marone per la Lega, Di Pietro per l’Udc, Niro per i Popolari per l’Italia e l’eurodeputato Aldo Patriciello. Quest’ultimo sarà presente come esponente di spicco di Forza Italia o come deputato europeo? In quest’ultimo caso gli osservatori si chiedono il perché dell’assenza, anche questa volta, dei parlamentari molisani.  

Non ci sarà un vero e proprio punto di partenza nella discussione perché, come noto, la situazione nel centrodestra molisano è caotica e la coalizione appare dilaniata da lotte intestine che vanno avanti da mesi. Un primo paletto, però, sembrerebbe averlo messo Roma. Ad indicare il presidente, secondo gli ultimi sviluppi e allo stato attuale delle cose, dovrebbe essere Forza Italia. Pare, infatti, che la presidente Meloni non avrebbe eccessivo interesse per la casella del Molise, anche in virtù delle lotte interne al partito molisano. Dopo il vertice tra i fedelissimi della premier, Donzelli e Lollobrigida, si sarebbe stabilito che per riequilibrare le posizioni dei presidenti di Regione, Fratelli d’Italia punterebbe ad acquisire la Basilicata. Dove potrebbe votarsi a fine 2023 o, a scadenza naturale, nella primavera del prossimo anno. L’uscente, Vito Bardi di Forza Italia, potrebbe non essere ricandidato per favorire proprio un esponete di Fratelli d’Italia. 

Se, dunque, il Molise dovesse toccare a Forza Italia, in pole per la candidatura ci sarebbero la coordinatrice del partito in regione Annaelsa Tartaglione e l’uscente Donato Toma. Almeno questo sarebbe, secondo i ben informati, il ragionamento del coordinatore nazionale Antonio Tajani. In calo le quotazioni di Roberti, sindaco di Termoli e presidente della provincia di Campobasso, e dell’assessore regionale Nicola Cavaliere.       

Alla scadenza delle presentazioni delle liste mancano ancora due mesi, durante i quali potrà succedere di tutto. Anche in considerazione del fatto che sono tanti quelli che ambiscono alla candidatura nel centrodestra. Dalla Tartaglione a Toma, passando per Roberti e Cavaliere, fino ad arrivare a Niro, Iorio, Di Sandro, Pallante, Alfredo Ricci e il giudice Di Giacomo. 

C’è il rischio, se non si dovesse trovare la quadra e il famigerato punto di caduta, che il centrodestra possa presentarsi diviso agli elettori. Come successo ad Isernia. E l’esito del voto potrebbe essere il medesimo. dim