Regionali, anche il Pd nazionale benedice Gravina: «Aprire ai moderati»
Il responsabile nazionale Dem Enti Locali, Davide Baruffi, all’assemblea di Campobasso: «Avere il sindaco di questa città a guidare questa trasformazione dal basso, rappresenta un grande investimento». Il segretario Facciolla: «Allargare il perimetro del centrosinistra costruendo liste sia nei movimenti di centro sia nella sinistra radicale»
«Il cambiamento lo si fa con i cittadini, con le comunità e, l’idea di avere il sindaco di Campobasso a guidare questa trasformazione, rappresenta un grande investimento partendo dal basso». Il responsabile nazionale degli Enti locali del Pd, Davide Baruffi, proprio da Campobasso “benedice” il primo cittadino del capoluogo di regione, Roberto Gravina, espressione del M5S, in un Molise che «è il primo vero banco di prova per cambiare il segno della politica in Italia. Per noi è una regione importante dove pensiamo che il centrodestra non abbia fatto bene. Mettiamo in campo un’alleanza competitiva che è Pd-M5S provando a lavorare ad un allargamento con la costruzione di lista sia tra i moderati sia a sinistra e, soprattutto, con un candidato che ha dimostrato di far bene come amministratore e quindi può prendere da subito il volante di una regione che ha bisogno di fare un passo avanti». In particolare, «le persone si stanno impoverendo, il potere d’acquisto delle famiglie e dei lavoratori sta scendendo e al governo – accusa Baruffi – stanno facendo una grande discussione sulle manovre fiscali, ma la prima questione è riportare lavoro e sviluppo di qualità».
Per quanto concerne la sanità, «occorre riportare la spesa sopra il 60%, com’era durante la pandemia, nel Paese. Sono in difficoltà i sistemi forti e in doppia difficoltà quelli più deboli. Il commissariamento non ha funzionato. Bisogna rispettare gli equilibri di bilancio, ma soprattutto bisogna dare prestazioni ai cittadini che non possono pagare i disavanzi e non prendere macchina e treno per curarsi in altre parti del Paese perché – conclude l’esponente Dem – non tornano i conti al nord e, in particolare, al sud dove mancano i servizi e bisogna lavorare sulla coesione sociale».
Per il segretario regionale, Vittorino Facciolla, «serve costruire chiarezza all’interno del perimetro del centrosinistra con la costruzione anche delle liste vicine al Pd sia dei movimento di centro sia della sinistra radicale o antagonista che dir si voglia». La scelta di Gravina, «che ha dimostrato di essere un bravo amministratore, è stata la migliore soluzione possibile in grado, non solo e non tanto, di superare i veti incrociati, ma anche di darci l’entusiasmo giusto per concorrere tutti insieme alla costruzione di un modello alternativo a questa destra che ha fatto malissimo in questi anni e, credendo di rifarsi una verginità non candidando il presidente uscente, ha riproposto i suoi assessori ai nastri di partenza».
Poi, la parola al candidato del centrosinistra – alla prima uscita pubblica con il Pd – che era «un passo necessario e ringrazio tutto il partito per aver riposto fiducia in me», sottolinea Gravina. «È un percorso che suggella quello che è avvenuto in un periodo travagliato con il governo Conte II, che ha prodotto buoni risultati, ma che può invertire una tendenza con il governo di centrodestra nazionale, ma con il paradosso che il presidente uscente non sarà ricandidato, segno evidente di un fallimento che è sotto gli occhi di tutti. A noi il compito di cercare di mettere in piedi una squadra coerente con le persone e con le idee dando un segnale di discontinuità perché le persone sono consapevoli, soprattutto coloro che non vogliono andare a votare che sono tanti e hanno un peso importante sul risultato finale, che è possibile far vedere che non siamo tutti uguali a livello amministrativo. A partire dalle piccole cose, dalle nomine piuttosto che dalle scelte strategiche che si prendono in pochi giorni, arrivando a provvedimenti da medio e lungo periodo. Ma è evidente – conclude Gravina – che, una regione senza abitanti, non può sostenere la spesa sanitaria e infrastrutturale». (adimo)
IN ALTO L’INTERVISTA DAVIDE BARUFFI, RESPONSABILE NAZIONALE ENTI LOCALI PD
IN BASSO L’INTERVISTA AL SEGRETARIO REGIONALE DEL PD VITTORINO FACCIOLLA