Reati ambientali, Molise maglia nera d’Italia. I numeri di “Mare Monstrum” di Legambiente
Trecentodiciannove reati per chilometro di costa per quello che è il triste primato del Molise al primo posto della classifica redatta da Legambiente per quello che riguarda i reati per chilometro di costa. E’ uno dei capitoli contenuti all’interno del rapporto Mare Monstrum, il report che tutti gli anni l’associazione ambientalista stila sulla base delle azioni e delle indagini che vengono compiute dalle forze dell’ordine e che serve per fare il bilancio sullo stato dell’arte per quello che riguarda i reati a danno dell’ambiente e del mare. E il Molise purtroppo risulta ai primi posti della classifica con un triste primato di criminalità che non è stato fermato neanche dal lockdown. Mare e terra, quindi, sono stati oltraggiati: sotto la lente l’abusivismo edilizio, l’inquinamento ambientale e la pesca illegale che spesso porta specie protette sulle nostre tavole. Lungo i 35 chilometri della costa molisana, stando al report che è stato pubblicato, si è verificato 1 reato ogni 9 chilometri per una incidenza che è tre volte superiore a quella del resto dell’Italia. 319 i reati che si sono verificati, pari all’1,4% del totale, 430 denunce e 32 sequestri. Secondo capitolo quello dell’abuso edilizio: anche in questo caso numeri in aumento rispetto al 2019. 199 i reati che si sono verificati, 293 i procedimenti giudiziari e 14 sequestri con 233 ordinanze di demolizione. Sotto la lente anche i problemi legati al mare inquinato e alla mala depurazione e la pesca illegale: in Molise si sono verificate 5 infrazioni e 1 solo sequestro.