Rapporto Istat 2021 sull’economia italiana: cos’è il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza?
È recente la pubblicazione dell’annuale Rapporto Istat 2021 sulla competitività di settori produttivi, tra cui rientra anche il mondo delle scommesse, delle lotterie e sale gioco.
Di certo la pandemia ha avuto un impatto repentino e violento sull’economia italiana. Le persone, le imprese, l’intero paese hanno dovuto fronteggiare quello che i sociologi hanno definito “cigno nero”, ossia il manifestarsi di un evento altamente improbabile, come il Covid. Molti settori hanno subito pesanti perdite. Ad esempio, tra i frangenti più colpiti ci sono il commercio, i trasporti, gli alberghi e la ristorazione con un -16% di incassi.
La reazione vincente alla crisi e al crollo degli introiti è stata per molte aziende la cosiddetta transizione digitale, ossia il trasferire la propria attività nel mondo online, dove il Coronavirus non può arrivare. Il 17,4% delle imprese si è trasformata in eCommerce. Un settore che non ha affatto risentito della crisi è sicuramente quello del gambling, da tempo approdato sulla rete. Starvegas, ad esempio, come ampiamente recensito da Betnero, è un regolare casinò online facilmente accessibile da dispositivi mobile come smartphone e tablet con un buon assortimento di giochi dalla grafica accattivante. Anche durante i periodi più duri, l’accesso ai suoi servizi non si è mai interrotto.
Come misura anticrisi, anche altre aziende hanno diversificato i canali di vendita e di fornitura. Con la pandemia, l’esigenza del distanziamento fisico tra le persone ha portato poi all’affermarsi dello smart working, col vantaggio di non dovere mettere in pausa l’attività lavorativa durante il lockdown. Infine, sono stati condotti numerosi investimenti nei server cloud, immense banche dati dove rendere disponibili contenuti e informazioni online. La corsa al digitale ha visto anche le istituzioni pubbliche farsi telematiche con la CIE (Carta d’Identità Elettronica) e lo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale).
Nel rapporto Istat si leggono anche le misure del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) approvato lo scorso giugno. L’Italia riceverà dall’Europa ben 191,5 miliardi, di cui 68,9 a fondo perduto. Il piano si articola in sei missioni.
- Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo.
Questo punto prevede il completamento della rete Intenet italiana in fibra ottica e l’implementazione nazionale del 5G.
- Rivoluzione verde e transizione ecologica.
Si tratta di una serie di misure che mirano al raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050, con spostamenti eco sostenibili e incentivi per le imprese verdi e l’economia circolare.
- Infrastrutture per una mobilità sostenibile.
Una parte dei fondi sarà dedicata all’implementazione dei treni ad alta velocità su tutto il territorio nazionale e alla messa in sicurezza stradale.
- Istruzione e ricerca.
Sostegno all’innovazione e incentivi allo studio sono gli obiettivi di questo punto.
- Coesione e inclusione.
Il terzo settore potrà respirare una boccata di aria fresca grazie alle sovvenzioni europee previste dal piano, con aiuti ai servizi socioassistenziali e sostegno all’occupazione.
- Salute.
Sono previsti fondi per l’assistenza di prossimità e telematica, per digitalizzare alcune delle prestazioni sanitarie. Di certo la pandemia sta riducendo la forbice del digital divide del nostro paese rispetto agli altri stati europei. È corsa al mondo in rete, flessibile, comodo e veloce. Con lo stanziamento di fondi europei si attende un’accelerazione del processo di ammodernamento dell’Italia che punta innanzitutto sul web e su una economia sempre più green.