Massacrati nella loro casa nel tentativo di opporsi ad una rapina. E’ questa la notizia che il 26 novembre scorso hanno riportato i giornali venezuelani relativamente al duplice omicidio di nonno e nipote, originari di Sant’Elia a Pianisi (CB).
Damian Petrucelli (77 anni, che a Sant’Elia conoscono come Domenico) e il nipotino Gabriel Antonio Petruccelli di 14 anni. Un efferato fatto di sangue che i quotidiani venezuelani hanno relegato fra le notizie brevi perché di episodi di questo genere, nell’attuale Venezuela stretto fra una devastante crisi politica e velleità rivoluzionarie di una parte della popolazione, ne accadono tanti e, come si dice in gergo “fanno poca notizia”.
E’ accaduto presumibilmente il 25 novembre scorso nella cittadina di Guacara, provincia del Carabobo, in via El Castano, nel quartiere El Cobre, all’interno dell’abitazione di proprietà, dove la famiglia Petruccelli ha un negozio dove si vendono scarpe. I due sono stati brutalmente assassinati da banditi che li hanno ripetutamente colpiti con coltelli. La Polizia venezuelana fa risalire la causa ad una rapina dato che nella casa mancano oggetti di valore, ma non esclude altre ipotesi, anche più inquietanti come quella di una presunta vendetta.
Il nonno avrebbe tentato di opporsi, ma è stato sopraffatto. Poi, con la lucida crudeltà che solo un assassino sanguinario può avere, è stato ucciso allo stesso modo anche il nipotino di soli 14 anni. Domenico Petruccelli, classe 1940, era emigrato in Venezuela a 15 anni assieme al papà.
E come tanti molisani ha dovuto fare enormi sacrifici per crearsi una famiglia rispettabile. Sacrifici e rinunce per lavorare con dignità e onestà. Nel corso degli anni è tornato più volte nella sua Sant’Elia, per poi far sempre ritorno in Venezuela. Della notizia, o meglio delle indiscrezioni trapelate in questi giorni, se ne è parlato anche su Facebook sul gruppo Comitato Molise Pro Venezuela curato dall’ex assessore regionale Michele Petraroia il quale non ha però commentato oltremodo l’episodio non avendo a disposizione fonti certe. Anche se il Quotidiano del Molise ha attinto da fonti ufficiali di organi di stampa venezuelani. Lo stesso Petraroia, da sempre sensibile e impegnato sul fronte degli aiuti ai molisani emigrati all’estero, sta da tempo lavorando (come volontario e senza alcun scopo di lucro) per tendere una mano a quei corregionali che vivono in condizioni di difficoltà proprio in Venezuela. Un impegno concreto che mira a riportare in Patria almeno un centinaio di loro.
red.cro.