Rapina da Fiardi, in libertà anche il secondo indagato
Resta ai domiciliari solo uno dei due fratelli siciliani: per lui convalidato il fermo da parte del Gip
REDAZIONE TERMOLI
E’ tornato in libertà uno dei due uomini arrestati a seguito della rapina compiuta ai danni del bar del distributore Ip sul Lungomare Nord. Questa mattina in tribunale a Larino si è tenuto l’interrogatorio di garanzia e la convalida del fermo per due delle tre persone arrestate dai carabinieri della compagnia di Termoli al termine di una indagine lampo. La terza persona, un siciliano fratello di uno dei due arrestati, era già stata scarcerata nel pomeriggio di giovedì poiché il pubblico ministero aveva rilevato che non c’erano le condizioni per la convalida del fermo. E così davanti al giudice per le indagini preliminari sono comparsi l’altro fratello, classe 1972, che era in regime di sorveglianza speciale perché con precedenti per maltrattamenti in famiglia che, di fatto, gli avrebbero dovuto impedire di accompagnarsi a pregiudicati, e il terzo arrestato, un termolese. Quest’ultimo, difeso dagli avvocati Ruggiero Romanazzi e Tiziano Cilli, ha risposto alle domande del giudice per le indagini preliminari che ha deciso di non convalidare il fermo. L’uomo, quindi, è tornato in libertà. Più delicata la posizione dell’indagato siciliano, difeso dall’avvocato Nicola Bonaduce, che si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il Gip Rosaria Vecchi ha convalidato l’arresto ma ha disposto per l’uomo la misura degli arresti domiciliari e non quella del carcere che, invece, era stata richiesta dalla Procura di Larino. Secondo la ricostruzione dei carabinieri gli indagati avrebbero agito secondo un modus operandi ben collaudato staccando prima la corrente della cabina Enel e costringendo quindi l’unico dipendente ad uscire fuori per poi piombargli addosso, minacciarlo con una pistola, e farsi consegnare soldi, stecche di sigaretta e gratta e vinci. I carabinieri, però, li stavano tenendo sotto osservazione da un pezzo e subito dopo la rapina si sarebbero appostati sotto l’appartamento. All’arrivo dell’auto con a bordo tre persone è scattata la perquisizione e le manette considerato anche il materiale che è stato trovato nell’auto, addosso a due degli uomini e nell’abitazione. Lavoro dei carabinieri che nel frattempo va avanti per cercare di capire se la banda possa essere responsabile di alcune delle rapine commesse sempre ai danni del bar di Fiardi oltre che di altri colpi commessi di recente in basso Molise.