Il Comitato pro Cardarelli, cui aderiscono numerosi cittadini e molte figure tecniche, esprime il proprio apprezzamento per le decisioni assunte dalla struttura commissariale nel D.C.A. 1/23, che detta le linee guida per l’erogazione delle prestazioni di radioterapia da parte delle strutture contrattualizzate, nella convinzione che, quanto stabilito dal decreto, peraltro in completa aderenza con quanto previsto dai tariffari nazionali e regionali per tali prestazioni, non debba avere ricadute sulla somministrazione dei trattamenti specialistici, tasselli essenziali nel percorso terapeutico dei pazienti oncologici.
Il Comitato intende, ancora una volta, sottolineare che, in una regione in piano di rientro da un tempo infinito, la salute dei cittadini si tutela solo con una programmazione adeguata, tarata sui bisogni di salute, ed una oculata razionalizzazione, che non significa taglio indiscriminato della spesa sanitaria; diversamente da così, non saremo più in grado di assicurare neanche i servizi basilari di salute. Questo decreto, a nostro parere, risponde a tali criteri di razionalizzazione della spesa sanitaria.
Riteniamo, altresì, che le dichiarazioni rese dal Commissario in merito alla possibile apertura di un servizio di Radioterapia presso la struttura pubblica siano di sicuro interesse, condividendo, a tal fine, la scelta della struttura commissariale di effettuare uno studio di fattibilità e valutazione dei relativi costi e dei risultati, ricordando che presso l’Ospedale Cardarelli sono state da tempo realizzate le opere edilizie necessarie all’allestimento del servizio (cosiddetto bunker).
Auspichiamo, infine, che le recenti dimissioni del sub-commissario avv. Papa non rappresentino un deterrente all’applicazione di quanto approvato.