Raddoppio ferroviario, il Pd alza le barriere contro la delibera Toma

L’ex sindaco Sbrocca: «Ci sono problemi di ordine tecnico e politico. Siamo pronti a fare di tutto per evitare l’attuazione del documento»

REDAZIONE TERMOLI

Il centrosinistra termolese alza le barriere contro il parere favorevole espresso dalla giunta regionale guidata dal Governatore del Molise, Donato Toma sul raddoppio ferroviario. Scelta che è stata subordinato al rispetto di alcune prescrizioni quali: attuare soluzioni progettuali, compresa la copertura della stazione, delocalizzazione della stazione fuori dal centro abitato, riqualificazione della stazione di Campomarino come stazione commerciale, spostamento della linea ferrata di Petacciato interessata della frana, rimodulazione della convenzione Greco 2006.  Ed è proprio su questi punti che il centrosinistra attacca. «La delibera di giunta regionale del 25 novembre -ha detto questa mattina in conferenza stampa il centrosinistra termolese-  è un classico esempio di decisioni prese a tavolino a cui non partecipa alcun basso molisano vista la problematica cosi importante come il raddoppio della linea Termoli-Lesina.  Noi abbiamo sempre detto di essere assolutamente favorevoli all’opera ma ora la Regione ma non si può concede parere favorevole al raddoppio a condizione che vengano assolte quelle prescrizioni.  Questo parere favorevole avviene dopo che c’erano stati diversi sondaggi tutti contrari al dislocamento della stazione -e hanno ribadito-Noi siamo contrari alla dislocazione della stazione e censuriamo questa delibera per motivi di ordine politico e secondo di ordine tencico. Toma ha fatto tutto senza consultare nessuno, è andato contro la volontà dei termolesi e del comune di Termoli quando invece, poco più di un anno fa, durante il consiglio comunale sul Tunnel aveva dichiarato: “Non vogliamo che una decisione così forte per i termolesi sia assunta secondo il principio della rappresentatività”». E infine hanno concluso: «Noi speriamo che questa regione ripensi a questo atto scellerato che è stato posto in essere perché non è accettabile che queste prescrizioni vengano ad essere effettuate senza contatto con il territorio e in discrasia con la delibera di Giunta comunale. Speriamo che la Regione possa revocate questo atto perché non è accettabile. Per questo motivo proporremo tutte le istanze per andare contro l’attuazione della delibera e faremo tutto quello che è nei nostri poteri per evitare che possa essere attuata. In ultimo chiederemo un consiglio comunale monotematico».

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