Con grande piacere questa settimana, “Alesia ed i suoi compagni di viaggio” accolgono la testimonianza di un “Figlio d’Arte” campobassano di origine e toscano di adozione, Artista per passione.
di Camillo Faraone*
Senz’altro riceverò ringraziamenti avendo accolto, con piacere ed entusiasmo, questo invito per farmi conoscere meglio, raccontando il mio percorso musicale come anche raccontare un’esperienza vissuta in famiglia che si accosta bene a quanto trattato dalla nobile Associazione ““ALESIA 2007 ONLUS “.
Ringrazio con affetto e stima la Dott.ssa Anna CORALLO, presidente della su citata Associazione, per avermi dato questa opportunità.
Iniziamo così: nacqui a Campobasso nell’anno 1961 e, per motivi di lavoro, nel 1983 mi trasferii in Toscana, nella splendida cittadina di Lucca, dove attualmente vivo con mia moglie e la mia famiglia.
Ho sempre strimpellato la chitarra però senza interpretare un filone musicale preciso …; cantavo così, alla rinfusa.
Poi, nell’anno 2008, per caso, mi fu consigliato di provare ad interpretare il repertorio ereditato dal mio grande maestro, nonché babbo, Benito FARAONE.
Nella vita, il primo passo difficile è la distanza e, proprio essa, inizialmente mi scoraggió ad intraprendere quel percorso musicale pieno di ostacoli.
Si, l’inizio fu estremamente difficile come del resto lo è ancora; studiare ore ed ore il suo repertorio partendo dall’ A B C …!
Farmi accettare dal suo pubblico nostalgico e morbosamente affezionato, fu ed é l’ostacolo più faticoso da superare.
Oggi non credo di esserci riuscito e forse mai ci riuscirò; però capisco, comprendo e apprezzo molto l’attaccamento al loro unico e grande artista Benito FARAONE.
D’altra parte essere ” il FIGLIO DI ” comporta ciò …!
Nonostante tutto continuerò il mio piccolo percorso trasformando gli ostacoli in opportunità. Nella vita quanto può valere una passione …!
E così cerco con ostinazione il connubio perfetto tra studio, ricerca, umiltà, amore per le radici molisane e così vivo le mie giornate con quel sentimento tanto dolce quanto impetuoso ” UNA PASSIONE “.
Credo, anzi, ne sono certo, che le poesie abbiano l’anima …!
Si, l’anima dei poeti che, chissà con quale stato d’animo le scrissero, cancellate e poi riscritte …!
Ogni volta che leggo una poesia/canzone, la sensazione e la curiosità che ho, è quella di immaginare lo sguardo, l’espressione e lo stato d’animo di quel poeta per poi interpretarla. Ovviamente ognuno di noi, leggendola o ascoltandola, interpreterà a modo suo quello che il poeta gli ha trasmesso attraverso il suo scritto e, a volte, succede che sembrano scritte dal lettore stesso e questa sensazione la chiamerei ” MAGIA “.
Ecco, questo faccio cantandole … ” LE INTERPRETO “.
Si le canto accompagnandomi con la mia chitarra e strimpellandola perchè non sono un musicista, ma interpretandole a modo mio e quindi… come le sento nel mio animo!
Certo sarebbe più semplice e quindi più comodo provare e, forse invano, a cantarle come chi prima di me e meglio di me, magistralmente le interpretò o le interpreta.
Però sarebbe un clone o un Karaoke …!
In sostanza non restituirei a chi mi ascolta quello che il poeta mi ha trasmesso attraverso la sua poesia quindi “ l’emozione ricevuta “.
Credo che sarebbe anche una mancanza di rispetto perché significherebbe non aver osservato ed immaginato con la giusta attenzione l’animo e lo sguardo di quel poeta quando la scrisse.
Quindi chi vorrà ascoltarmi, dovrà farlo con questo spirito e senza paragoni perché quella sarà ” LA MIA INTERPRETAZIONE “.
Per distinguere meglio il mio piccolo ma in crescendo repertorio, ho creato due hashtag : #AMOlise – dove interpreto il folk molisano – #AMOnforte – dove interpreto il folk campobassano.
Il repertorio ereditato dal mio babbo Benito è molto vasto e variegato; lui interpretava canzoni allegre, d’amore, dell’emigrazione, della nostra terra molisana …!
Inizialmente, in considerazione del fatto che vivo in Toscana, iniziai a studiare solo canzoni che raccontano il Molise, l’emigrazione, l’amore.
Poi, piano piano mi avvicinai a quelle più allegre e subito notai difficoltà “ trovare la mia interpretazione “.
Ho fatto anche una considerazione in merito e credo che questa difficoltà sia generata proprio dalla nostalgia di un emigrato.
Ovviamente vorrò e dovrò studiarle perché dovrò contribuire alla loro divulgazione.
Sono orgoglioso che, grazie a un CD prezioso, regalatomi dal maestro e amico Pierluigi GIORGIO, ho ritrovato una vecchissima registrazione di una ninna nanna molisana, interpretata dalla grande artista Maria Pia SANDOMENICO, che ho interpretato, registrato e pubblicata sul mio profilo Facebook; questa ninna nanna, che si sarebbe senz’altro persa, ha come titolo ” SCIUCCHE SCIUCCHETIELLE “.
Diverse sono state le occasioni nelle quali ho avuto il piacere di esibirmi e questo grazie a chi, credendo in me, mi ha aperto delle porte speciali in location di grande valore storico e culturale molisano.
Mai dimenticherò lo scroscio degli applausi ricevuti in ognuna di essa.
All’inizio di questo scritto ho detto che avrei raccontato un’esperienza vissuta in famiglia che, il qualche modo, lega bene con l’Associazione “ALESIA 2007 ONLUS ” …!
Mio figlio Luca, secondogenito, da ormai 8 anni è volontario presso la Croce Rossa Italiana Comitato di Lucca e, il motivo che spinse quel ragazzino di appena 14 anni, fu la volontà e il desiderio di aiutare le persone in difficoltà: i senzatetto, gli ammalati, gli anziani e soccorrere quelle persone coinvolte in incidenti o calamità.
In sostanza tutto quello che grossomodo conosciamo delle loro attività.
Però, cosa spinse mio figlio ad indossare quella divisa rossa, fu la sua esperienza oncologica vissuta a causa di una leucemia linfoblastica acuta poi, fortunatamente risolta.
In quel periodo buio lui ricevette tantissimi aiuti e così, una volta uscito dal tunnel, ebbe il desiderio di dedicare parte della sua vita ad aiutare gli altri … ” i bisognosi di tutto “.
Oltre alla Croce Rossa, nel periodo estivo, andava anche ad aiutare tutti quei ragazzi oncologici ospiti presso una realtà veramente speciale ” DYNAMO CAMP ” e, come volontario, faceva il DYNAMICO …!
Ovviamente sono orgoglioso di Luca come sono altrettanto orgoglioso del mio primogenito Marco che, portando alto il nostro cognome Faraone, è uno tra i più grandi ” DJ PRODUCER ” nel panorama mondiale esibendosi nei migliori club e festival del pianeta.
Mi fermo qui e mi auguro che quanto sopra non sia stato annoiante o banale.
Ringrazio nuovamente la Dott.ssa Anna CORALLO per l’invito e grazie a queste prestigiose e storiche testate giornalistiche , ” Il Quotidiano del Molise online” e “Primo Piano Molise.
*Camillo Faraone nasce a Campobasso il 25/04/1961 dal babbo Benito e la mamma Elena D’Angelo . Poi, per motivi di lavoro, all’età di 22 si trasferisce in Toscana nella piccola cittadina di Lucca dove tutt’ora vive con la moglie Luisa Bianchi sposata 35 anni fa …! Durante questa bella relazione sono nati due figli : Marco e Luca , 32 e 22 anni . Circa tre anni fa, partendo dall’ A B C , inizia ha studiare il repertorio ereditato dal suo maestro, nonché babbo Benito Faraone, reinterpretando il suo ” FOLK MOLISANO ” e, con estrema umiltà, lo ha riproposto attraverso i canali social ed inoltre esibendosi in location molisane di grande prestigio storico/culturale. Per distinguere quel Folk ha creato due hashtag : #AMOlise (folk molisano) e #AMOnforte (folk campobassano) . Da poco ha iniziato un altro percorso artistico scrivendo poesie e racconti ; in entrambi esprime vita vissuta dallo stesso o di terze persone . Quest’ultimo progetto è racchiuso in un altro hashtag : #AMOraccontarMI . Camillo ha sempre dichiarato che non si reputa un artista o un musicista ma vive quanto sopra come una semplice ma impetuosa ” PASSIONE ” . Quanto può valere nella nostra società una passione …!