REDAZIONE TERMOLI
Dopo la visita del Ministro Salvini, è stata consegnata la petizione avviata il mese scorso per la salvaguardia del Punto Nascita, il comitato “Voglio Nascere a Termoli” fa il punto della situazione sulla vicenda ricorso. «Spieghiamo anzitutto il motivo: è il ricorso al Consiglio di Stato (contro la riapertura del Punto Nascita) che ci ha un po’ destabilizzati, perché rischia di mandare a monte tutto il lavoro fatto fin’ora (il lavoro di tutti, anche dei sindaci e degli altri comitati e di chi è sceso in piazza). Riorganizzare il reparto fino all’8 aprile poteva essere molto fattibile e la speranza era davvero alta (stiamo lavorando per contribuire anche in questo senso). E fino ad aprile sarebbe bastato trovare i ginecologi e attivare il servizio STEN/STAM (già deliberato all’unanimità dal consiglio regionale grazie alla recente mozione Fontana) e il TAR di sicuro ci avrebbe lasciato lavorare in pace e alla fine avrebbe fatto riaprire il reparto. Ma ora, con questo ricorso PREMATURO al CdS, tutto si complica un po’. Sarà più difficile far spostare i ginecologi a Termoli, perché c’è una sentenza pendente, di II grado. E quella sentenza può far chiudere il PN senza sconti. È solo per questo che siamo stati un po’ nervosi dopo aver saputo del ricorso.. Poi ci si mette anche qualche detrattore velenoso con le sue accuse.. Eh.. Siamo umani anche noi. Grazie a chi ci ha fatto notare con garbo e rispetto che questo innalzamento dei toni non giova alla causa. Siamo d’accordo! Abbiamo già provveduto a mordere il freno dello sconforto e a bandire ogni nervosismo. Dobbiamo continuare a lavorare sodo. Non gettiamo affatto la spugna, anzi, ci rimbocchiamo le maniche e ci riorganizziamo subito per aggiustare il tiro: reperire ginecologi, riformare il reparto, STEN/STAM, studio e incontri con vari politici/tecnici in vista della commissione al Consiglio regionale (a cui siamo invitati) e ulteriore mobilitazione: andremo tutti (spero davvero tutti i molisani) a Roma. Ottobre probabilmente. Preparatevi psicologicamente. Ci stiamo organizzando in rete, con tutti gli altri comitati molisani operanti nel settore sanitario».