Sono stati pubblicati il 20 agosto 2015 i trasferimenti di sede e passaggi di profilo del personale ATA. In base ai dati forniti dal MIUR, abbiamo 9.962?posti liberi. Per i veti del Dipartimento della Funzione Pubblica, non si proceder? alle assunzioni in ruolo. Niente ruoli e nomine annuali conferite fino all’avente diritto, in attesa dell’eventuale transito del personale delle province al ruolo ATA. Una beffa per i precari ATA che aspettano da anni la stabilizzazione.
Per il Molise ci sono 56 posti liberi sui quali si potrebbero, da subito, fare le immissioni in ruolo.?Gli effetti nefasti delle pessime riforme approvate da governo (?La Buona Scuola?, legge di stabilit? 2015 e chiusura delle province) hanno determinato la riduzione dei diritti dei lavoratori e dei diritti dell?utenza.? Ora, con il passaggio dei soprannumerari delle province alle scuole, si continua a ignorare la questione del personale ATA. Un grave errore politico che la FLC CGIL ha denunciato in ogni occasione, proponendo:?Ricordiamo che in Molise dal 2008? ad oggi si sono persi ben 439 posti tra assistenti amministrativi, tecnici e collaboratori scolastici. Ci? ha complicato notevolmente il lavoro nelle segreterie, diventate dei mini provveditorati nei quali gli adempimenti si sono moltiplicati. Ulteriori problemi? ci sono per il numero esiguo di collaboratori scolastici che non riescono a garantire l?apertura, la vigilanza, l?assistenza ai disabili, le pulizie ed il supporto amministrativo, distribuiti, come sono, nei 422 plessi scolastici della regione.
- un organico ?ATA funzionale di istituto
- la stabilizzazione dei lavoratori con 36 mesi di servizio
- la copertura del turn over
- un concorso ordinario ormai non bandito da pi? dieci anni per i direttori dei servizi
- il ritiro delle misure contenute nella legge di stabilit? 2015 (taglio di 2.020 unit? organiche, mancata sostituzione dei collaboratori scolastici prima di 7 giorni di assenza del titolare, non sostituzione degli assistenti amministrativi nelle scuole con almeno tre unit? lavorative, congelamento posti per soprannumerari di altre amministrazioni), che, se lasciate cos? come sono, metteranno a rischio in alcune realt? la stessa apertura degli edifici.
La vertenza degli ATA riguarda la dignit? stessa del lavoro, non ? una questione della categoria o dei precari che restano senza lavoro, ? un problema che parla al ruolo sociale della scuola pubblica e alla qualit? del servizio scolastico e del progetto educativo.