Provinciali, pronte due liste per il centrodestra

Il 10 e l’11 ottobre la presentazione: partiti al lavoro

NOEMI GALUPPO

CAMPOBASSO

Elezioni provinciali. L’11 ottobre scadono i termini per la presentazione delle liste e i partiti sono alle prese con dialoghi e ragionamenti interni. Le elezioni del prossimo 31 ottobre saranno importanti per capire l’atteggiamento delle coalizioni in vista dei veri appuntamenti – quelli con l’elettorato attivo, – che ci saranno nella primavera del 2019. Il 31 ottobre voteranno per il rinnovo del Consiglio provinciale, i sindaci e i consiglieri comunali della provincia di Campobasso.

Il centrodestra è in piena attività. Da elementi emersi nelle ultime ore, pare si stia lavorando alla presentazione di due liste. Una di Forza Italia, Lega, Ppi e Orgoglio Molise. L’altra di Michele Iorio e Fratelli d’Italia, in collaborazione con l’ex presidente della Provincia, Rosario De Matteis. Ancora si attende di conoscere la contromossa del centrosinistra. Dall’esito delle votazioni del prossimo 31 ottobre, se l’attuale compagine di governo non riuscisse a rimanere compatta, potrebbe verificarsi il caso di avere un presidente della Provincia di centrosinistra – Antonio Battista infatti resterà in carica fino al 2020 – con un consiglio di centrodestra quindi di opposizione. Resta il fatto che comunque la Provincia sarà chiamata a garantire i servizi sul territorio ovvero quelle competenze che le sono rimaste dopo la Riforma Delrio, vale a dire principalmente edilizia scolastica e viabilità. Entrambi settori critici e con pochi finanziamenti da parte de governo centrale. Per quanto riguarda la viabilità, dai risultati del monitoraggio operato dalle Province sullo stato di conservazione delle infrastrutture viarie – ponti, viadotti e gallerie – presentato dal Presidente dell’Upi Achille Variati e dal Vice Presidente Carlo Riva Vercellotti, emerge che il 65% del patrimonio a livello nazionale ha bisogno di interventi. Non ci sono solo interventi straordinari, ma anche quelli ordinari urgenti. L’Unione delle Province Italiane, infatti, chiede fondi al Governo, a partire dai 280 milioni di euro per superare lo squilibrio di parte corrente, indispensabile per far chiudere i bilanci a tutte le Province e assicurare la corretta erogazione dei servizi essenziali.