Pronto soccorso ‘intasato’, impossibile ricoverare

In fondo alla stanza c?? una signora, sulla 50ina. Sabato ? arrivata al Pronto soccorso del Cardarelli dopo aver perso i sensi. E? distesa su un lettino di fortuna, sembra pi? una barella in verit?, in attesa di essere ricoverata nel reparto di destinazione a causa di problemi circolatori cerebrali. Con lei, nella stessa camera, ci sono altre persone, uno di loro ? seduto su una di quelle sedie che si usano per accompagnare i pazienti tra le varie corsie dell?ospedale. Anche lui aspetta il ricovero. Stesso discorso per altri due cittadini. Accanto c?? una seconda stanza. Il colpo d?occhio ? lo stesso: pazienti visitati al Pronto soccorso e in attesa di essere smistati nei reparti di competenza.
Ovviamente con loro ci sono i familiari che, con una civilt? unica, attendono in silenzio l?agognata chiamata. Sono i primi a mostrare tutta la comprensione del caso, ma non potrebbe essere altrimenti visto che l?impegno e lo spirito di sacrificio del personale del reparto ? ridotto all?osso ? ? sotto i loro occhi. Al massimo segnalano ai giornali, com?? accaduto gioved? pomeriggio, situazioni ?limite?: tre ambulanze in fila davanti al Ps in attesa di poter affidare alle cure dei medici i pazienti soccorsi.
?In questo momento ? ci spiega il primario Fedele Clemente, nonch? direttore del 118 ? il Pronto soccorso si trova a gestire un?attivit? che non ? di sua competenza, cio? assistere e curare persone anche per tre giorni, perch? non c?? la possibilit? di ricoverare i malati. La motivazione? Beh la risposta pi? frequente ?: non abbiamo posti letto. Di conseguenza siamo costretti a collocare le persone in queste due stanze, per giunta inidonee. La situazione ? stata pi? volte segnalata, ma ad oggi non abbiamo trovato sostegno n? dalla direzione ospedaliera n? dall?Asrem?. Va specificato che – quotidianamente – su 110 accessi totali, gli utenti che hanno necessit? di essere ricoverati sono non meno di 10: di questi alcuni vengono immediatamente trasferiti nei vari reparti, altri restano in carico al Ps.
?E questo intasa la divisione. Oltre a non permettere al personale di prestare soccorso al paziente acuto. Bisogna aggiungere ? continua Clemente ? che siamo terribilmente sotto organico: sabato sera c?era un solo medico per ottanta persone. Attualmente ci sono undici dottori, di cui tre con limitazione funzionale, che garantiscono anche l?attivit? di Osservazione breve (Astanteria per intenderci ndr). Per ogni turno dovrebbero esserci due medici pi? uno in Osservazione breve, in realt? non ? cosi perch? in alcuni casi, di notte, c?? una sola unit?. Il personale fa i salti mortali, facendo degli sforzi immani da quasi un anno, ma dalla scorsa estate le cose sono precipitate?. Clemente ci mostra il tabulato di un medico, uno dei veterani, che nel mese di novembre ha lavorato tutti i giorni. ?Io non sto affatto dicendo che trovare una soluzione ? semplice – e chiude – ma ognuno dovrebbe dare il suo contributo e non scaricare tutto sul Pronto soccorso?. AS