Il programma per il rilancio di Fiat

Il rilancio e il consolidamento della Fiat di Termoli passa anche attraverso i motori elettrici e quelli ibridi. E’ quanto affermato ieri mattina da Rocco Palombella, segretario generale nazionale Uil intervenuto al congresso provinciale di Campobasso Termoli del sindacato dei lavoratori durante il quale è stato eletto Francesco Guida come nuovo segretario provinciale. Accanto a lui Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm e Tecla Boccardo, segretaria regionale della Uil Molise.

Durante il congresso è stato anche eletto Maurizio Ciarla responsabile organizzativo e Michele Iuliano responsabile per le piccole e medie imprese. “Siamo ancora in una fase dove il settore metalmeccanico non si è ripreso – ha affermato Palombella – ci sono settori che soffrono ancora fortemente la crisi. Per fortuna il settore dell’auto ha trainato la ripresa e quindi immaginiamo che sia l’anno della vera ripresa industriale anche se i segnali non sono ancora del tutto positivi”. Sotto la lente del segretario generale “l’instabilità politica di governo che non aiuta la ripresa economica del Paese”, mentre più che positive sono state definite le dichiarazioni “dell’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, che ha confermato entro giugno la piena occupazione e il piano che ci presenterà vedrà il rilancio e il rientro di tutti i lavoratori dalla cassa integrazione e l’equilibrio economico”. Positivo anche il pensiero riguardo lo stabilimento di contrada Rivolta del Re a Termoli “perché abbiamo fatto uscire lo stabilimento dalla cassa integrazione, ci sono lavoratori assunti e anche i trasferisti ma questo – ha continuato Palombella – non è sufficiente perché pensiamo che la piena occupazione si può attuare guardando al futuro che non è fatto solo di motori classici”.

Di qui l’attenzione che il sindacato ha dimostrato rispetto alle nuove forme di tecnologia come i motori elettrici e ibridi. “Siamo convinti che questo stabilimento si può candidare, con maestranze, lavoratori e territorio, rispetto alla produzione di altri tipi di motori”. Quello di Termoli, infatti, è un territorio “che ha sempre ritenuto importante questa realtà e si può candidare per innovare nuovi motori e cambi per garantire la piena occupazione”. Una occupazione che potrebbe risolvere anche il problema dei circa 500 interinali che si trovano ancora presso la Fiat di Termoli. “Incominciamo a parlare di sviluppo e valorizzazione dello stabilimento di Termoli – ha affermato Guida – il secondo aspetto sul quale, invece, dobbiamo puntare maggiormente l’attenzione è quello della stabilizzazione dei precari e della valorizzazione delle aree dello stabilimento deputate alla produzione dell’8 valvole e dei cambi”.

Mic. Bev.