Processo a Salvini, i 5 Stelle si dividono anche in Molise: oggi il voto sulla piattaforma
Federico, Fontana, Primiani e Gravina favorevoli: nessuno è al di sopra della legge. Contraria la Testamento: scelta politica. Non voterà De Chirico
Se voti Sì salvi Matteo Salvini dal processo. Se voti No concedi l’autorizzazione a procedere per il ministro dell’Interno. È questa, in sintesi, la formulazione del quesito scelta dal blog delle Stelle per chiedere agli iscritti di esprimersi sul caso della nave Diciotti. Il voto avverrà oggi dalle 10 alle 19 e agli iscritti del M5s verrà posta una domanda: “Il ritardo dello sbarco della nave Diciotti, per redistribuire i migranti nei vari paesi europei, è avvenuto per la tutela di un interesse dello Stato?” Due le possibili risposte al quesito: “Sì, quindi si nega l’autorizzazione a procedere” oppure “No, quindi si concede l’autorizzazione a procedere”. Una formulazione, quella scelta dal blog, che ha scatenato anche alcuni malumori interni ai 5 Stelle. E ha provocato anche il tweet ironico di Beppe Grillo: “Se voti Si vuol dire No. Se voti No vuol dire Si. Siamo tra il comma 22 e la sindrome di Procuste!”, scrive il fondatore. Nel frattempo fonti di governo del M5s fanno filtrare alle agenzie l’ipotesi di una crisi di governo se dovesse passare l’autorizzazione a procedere nei confronti di Salvini.
Intanto abbiamo raccolto i commenti degli esponenti locali del Movimento 5 Stelle. L’onorevole Antonio Federico ha fatto sapere che «voterò NO per dire SÌ all’autorizzazione a procedere nei confronti del ministro degli Interni. Nessuno ed in alcuna circostanza può sentirsi mai al di sopra della legge. L’ho già detto pubblicamente quindici giorni fa e lo ripeto anche oggi. Non è in discussione la scelta politica, che può piacere o meno, ma piuttosto se si è davanti ad un reato o no. E non può essere la politica a fare questa scelta, non lo abbiamo mai accettato». Federico poi conclude con una citazione: “Quando si ha chiara la coscienza di esser nel giusto non si rifugge dal giudizio degli uomini”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il consigliere comunale Roberto Gravina: «Voterò No per dire Sì all’autorizzazione a procedere. La cosa, a mio giudizio, non doveva arrivare nemmeno sulla piattaforma. E’ necessario accertare l’eventuale responsabilità del ministro Salvini. Non è un processo al governo, anche se potrebbe minarne la solidità».
Anche Paola Felice, consigliere al comune di Campobasso voterà No: «Davanti alla legge siamo tutti uguali».
Il via libera arriverà anche dal consigliere regionale Valerio Fontana: «Voterò No per dire Sì perché tutti i cittadini italiani hanno il dovere di presentarsi davanti ai giudici. E’ necessario capire se il ministro abbia agito in difesa dello Stato. Per quanto mi riguarda far sbarcare le 137 persone della Diciotti non avrebbe comportato alcun rischio per lo Stato, soprattutto perché le stesse persone sarebbero state inserite in un percorso. Ad ogni modo chi deve decidere sono i giudici, e come tutti i cittadini italiani il ministro Salvini deve farsi processare».
«Personalmente – ha commentato il consigliere regionale Angelo Primiani – sono orientato a votare favorevolmente all’autorizzazione a procedere. Ci tengo però a precisare che la mia scelta non scaturisce da una valutazione meramente politica. Condivido pienamente la linea del governo e la necessità di forzare la mano per dare un segnale all’Europa. Salvini avrebbe fatto meglio a farsi processare anche in considerazione del fatto che le accuse sono deboli e si fondano su valutazioni “politiche” che verrebbero facilmente smontate in sede processuale».
Non parteciperà al volto il consigliere regionale Fabio De Chirico: «Penso che buttare in pasto alla rete una questione così delicata e complicata non fa altro che creare ulteriore confusione: per questo motivo non voterò sulla piattaforma. Comunque credo che pur essendo fattispecie dell’art. 96 della Costituzione e non dell’art. 68 (immunità per fatti personali), l’autorizzazione a procedere dovrà comunque essere concessa. Il Parlamento non dovrebbe mai sostituirsi a un’aula di tribunale, anche se la Costituzione gliene dà facoltà».
Di parere opposto l’onorevole molisana Rosalba Testamento: «Io voterò Sì per dire No all’autorizzazione a procedere. Questo è un caso particolare e non il solito voto per l’immunità parlamentare. Siamo sempre stati favorevoli e lo abbiamo dimostrato anche quando ha riguardato i nostri portavoce. Questo non è il caso che riguarda l’articolo 68 della Costituzione, non si parla, infatti, di un fatto personale, di tangenti, peculato o truffa, tutti casi per i quali siamo sempre stati favorevoli all’autorizzazione . Parliamo di altro ed è contemplato dall’articolo 96: la fattispecie riguarda una scelta politica effettuata da un ministro nell’esercizio delle sue funzioni. E peraltro è stata una decisione assunta dall’intero consiglio dei ministri. Infine – ha concluso la Testamento – sono stata favorevole al voto sulla nostra piattaforma, perché nel Movimento ci sono diverse anime e valutiamo caso per caso. Noi siamo sempre per la democrazia diretta». mdi