REDAZIONE TERMOLI
«La quantità, qualità e dignità del lavoro è la grande sfida dei prossimi anni per la nostra società -come riportato in una nota inviata dalla Uilm in occasione della festività del primo maggio- Oggi l’indebolimento della qualità e della dignità del lavoro porta al paradosso che avere lavoro (che molte volte rischia di essere un lavoretto saltuario) non è più condizione sufficiente per l’uscita dalla condizione di povertà. Per la buona festa il lavoro è necessario, e viceversa. Quando non si lavora e si vorrebbe e dovrebbe lavorare, si intristisce anche la festa. Privare una persona del lavoro significa privarlo anche della gioia della festa. Troppi lavoratori hanno perso in questi anni difficili il loro Primo Maggio. È ora che tornino a far festa. Ma un pensiero nella giornata di oggi deve andare alla sicurezza e ai caduti sul lavoro, perché non si pensi che questa sfida sia vinta, in un Paese dove ancora si muore e ci si infortuna troppo lavorando. E’ un problema non nuovo ma più che mai scottante, che deve costituire oggetto di costante impegno nel presente e nel futuro. Non esistono soluzioni radicali e facili: ma dobbiamo sentire in tutto il suo peso umano e sociale. Buon primo Maggio a tutti».