«Prima ne chiede le dimissioni e poi lo elogia: il sindaco fa il doppio gioco»

I consiglieri Palombo e Rosati tornano sul caso dell’assessore che inneggiava al Duce: «E’ una resa dei conti interna alla maggioranza»

MONTENERO DI BISACCIA.  «Il sindaco prenda una posizione netta e chiarisca se ha chiesto le dimissioni dell’assessore perché forzato dalla mozione di sfiducia presentata dai tre consiglieri di minoranza (sarebbe forse passata?) o se anche lui ritiene Massimo Di Stefano inadatto a ricoprire incarichi istituzionali dopo le sue esternazioni. È tristemente noto come sia ormai tutto concesso in politica, ma non avevamo mai visto un sindaco che chiedesse le dimissioni di un suo assessore per poi decantarne le lodi. Tutto ciò è davvero irrispettoso dell’intelligenza delle persone». Lo affermano in una nota i consiglieri comunali di Montenero di Bisaccia, Nicola Palombo e Margherita Rosati.

«Il sindaco sta dando un’evidente prova di quello che si definisce “cerchiobottismo”: da un lato non vuole inimicarsi l’ex assessore Di Stefano e il suo elettorato, dall’altro coglie l’occasione per scaricarlo dato che in più circostanze si è rivelato fallimentare nella gestione delle deleghe assegnategli (si veda a titolo d’esempio l’ultima estate montenerese). In poche parole è chiaro come il sindaco ormai cambi opinione come cambiano gli umori delle persone, nella perenne ricerca di un consenso che ormai non ha più. È noto a tutti che è nel potere della maggioranza respingere le mozioni presentate dalla minoranza, come del resto è avvenuto nella maggior parte dei casi. È quindi evidente come la vicenda resti quello che è: una resa dei conti interna alla maggioranza Travaglini. Alla luce di questi fatti – hanno concluso – rispediamo al mittente le accuse di strumentalizzazione».