Possibile l’arrivo in Molise di altri migranti, Pallante: “Tuteliamo i molisani e la stagione turistica”
“Il governo regionale non è favorevole a politiche di questo tipo perché l’equilibrio è precario”
Con l’approssimarsi della stagione estiva torna di stringente attualità il tema, delicato, dell’accoglienza ai migranti. Una tema, come accade spesso, divisivo e sul quale si fatica a trovare un giusto equilibrio tra i diversi enti e soprattutto tra necessità, diritti, doveri e tutele.
Nei giorni scorsi si è tenuto un summit in Prefettura per fare il punto della situazione, anche alla luce della possibilità dell’arrivo in regione di nuovi migranti.
“E’ un tema che va affrontato – ha commentato l’assessore regionale Quintino Pallante – ‘ab origine’, cioè da dove si parte, stringendo accordi di cooperazione con i Paesi interessati e regolamentando in maniera netta i flussi. E’ necessario riprendere le politiche dei governi passati, e non parlo solo di quelli di centrodestra perché anche il ministro Minniti ha ben operato in questo senso, per bloccare il mercimonio. Sempre nel rispetto delle persone perché l’accoglienza è dovuta in alcuni casi quando si tratta di persone che fuggono da atrocità, ma il più delle volte non è così.
Noi, come governo regionale, con il presidente Toma in testa, siamo per la tutela del territorio nel rispetto della collaborazione istituzionale. E crediamo che in questo momento in Molise ci siano le condizioni ottimali per una stagione turistica importante sulla scia di quella dello scorso anno. Siamo per la terza settimana di fila una delle poche regioni verdi in Europa e potremmo attraversare un periodo felice, al netto di qualche incidente di percorso che può sempre accadere. Pertanto non mi sembra il momento migliore per tornare a parlare di temi di questo tipo, visto che noi siamo una delle regioni destinatarie finali delle cosiddette ripartizioni. Sono necessarie modifiche legislative a livello centrale e nuove norme che regolamentino i flussi attraverso politiche governative differenti.
Il governo regionale ribadisce – ha proseguito Pallante – di non essere favorevole a politiche di questo tipo perché l’equilibrio è precario e neanche si può pensare ad una gestione con rilevazioni sulle strutture effettuate in epoca pre Covid. Non intendiamo subire passivamente, anche perché il nostro contributo lo abbiamo sempre dato e siamo anche preoccupati della gestione sanitaria laddove dovesse presentarsi l’eventualità che i migranti possano giungere senza aver effettuato preventivamente il tampone. Non possiamo nemmeno accettare l’atteggiamento di altri enti che si limitano solo a fornire la propria massima disponibilità. Abbiamo il massimo rispetto istituzionale, riconosciamo i diritti degli uni, ma anche quelli dei cittadini molisani. Per questo non siamo per nulla contenti di questa situazione, difenderemo gli interessi dei molisani perché nei prossimi mesi abbiamo l’opportunità di dare visibilità alla nostra regione, una visibilità conquistata sul campo con grandi sacrifici. Nel massimo rispetto delle persone che necessitano di essere aiutate, ma che sono una piccola parte. I grandi numeri dicono altro, raccontano di storie di droga e sfruttamento della prostituzione. Siamo pronti all’accoglienza, mossi dai princìpi cristiani, ma per quella parte che ha realmente ha bisogno. Per il resto è necessario ripensare la politica migratoria attraverso contratti con le nazioni di partenza.” redpol