Porto tra “caos” rifiuti e Prp, il Comune punta ad ottenerne la gestione
Il comandante della Capitaneria di Porto, Massaro: «C’è un tavolo aperto permanente con la Regione Molise»
Non solo la giornata straordinaria di pulizia che si è tenuta nella mattinata di ieri. I riflettori sono tutti puntati sul porto di Termoli chiamato a fare “grandi cose” in vista dell’espansione prevista dal piano regolatore che è stato approvato da poco. Ne è convinto Francesco Massaro, comandante della Capitaneria di Porto, che ieri mattina ha presidiato i lavori di pulizia straordinaria che sono stati effettuati dagli operatori assieme ad alcune associazioni di addetti ai lavori. Si è trattato di una giornata ecologica «volta all’insegna della pulizia dell’ambito portuale affinché si possa vivere e lavorare in un posto pulito e sano – ha affermato Massaro – d’altronde il porto di Termoli è inserito nel tessuto cittadino e quindi rappresenta anche una sorta di passeggiata per la popolazione e i tanti turisti che nel periodo estivo affluiscono in città». Sotto la lente un assunto fondamentale: «tutti dovremmo imparare ad avere un approccio migliore per evitare di sporcare in questa maniera». Resta, però, un secondo dato di fatto: la complessità di leggi e competenze che c’è alla base della gestione del porto. «Se parliamo da un punto di vista ambientale e di gestione dei rifiuti la problematica che si sta affrontando – ha proseguito Massaro – è quella relativa all’attività di raccolta dei rifiuti e di pulizia. C’è un tavolo aperto permanente tra Regione Molise e Comune di Termoli e crediamo che prima dell’inizio dell’estate di risolvere la questione relativa al nuovo piano dei rifiuti». La competenza della gestione del porto, infatti, sarebbe regionale. Il Comune di Termoli, però, come annunciato dall’assessore Rita Colaci, sta cercando di ottenere dalla Regione la gestione della zona considerando anche l’impatto che ha sulla vita proprio nel centro di Termoli. Sotto la lente, però, è andato a finire anche il nuovo piano regolatore portuale. «E’ stato approvato e adesso si aprono tutte le fasi propedeutiche all’inizio delle attività. Il piano prevede dei lavori a fasi e quindi ci saranno prima gli spostamenti di alcune zone in altre per permettere la delocalizzazione e l’espansione della zona».