L’assessore Rita Colaci: «La nostra deve diventare una città giardino»
«Il Plastic Free Challenge approda anche a Termoli». L’obiettivo è quello di andare a sostituire la plastica con materiale biodegradabile o riciclabile affinché Termoli diventi «una città giardino». D’altronde i dati offerti dalle associazioni che si occupano della salvaguardia ambientale sono chiari: anche i mari italiani stanno diventando come quello indiano, pieni di plastica. E così il Comune di Termoli ha deciso di puntare su un cambiamento dello stile di vita. Si chiama “Plastic Free Challenge” ed è il nuovo programma lanciato dal Ministero dell’Ambiente che ha rilanciato il progetto stilato dall’Unione Europea che di recente aveva «lanciato una direttiva che aboliva i sacchetti di plastica sostituendoli con quelli biodegradabili e attualmente imponendo la sostituzione dei prodotti di plastica monouso perché causa dell’inquinamento dei mari». A lanciare l’iniziativa in conferenza stampa sono stati gli assessori all’Ambiente e alle Politiche sociali, Rita Colaci e Silvana Ciciola, il dirigente all’Ambiente, Silvestro Belpulsi e la referente della Rieco per la raccolta differenziata Ivana Cappella «che sta portando avanti diversi progetti». L’obiettivo è quello di eliminare i rifiuti di plastica, dal piattino e dal bicchiere monouso, spingendo i cittadini all’utilizzo di oggetti biodegradabili o riutilizzabili. «Evitiamo di buttare il materiale monouso. Cominciamo da noi – ha affermato la Colaci – tutto quello che ha il tappo che resta attacco può essere riutilizzato. Iniziamo da questo per adeguarci. Distribuiremo volantini e manifesti. Termoli sarà tappezzata perché la pubblicità è l’anima del commercio e quello che fa entrare nel cervello le cose. Le locandine saranno distribuite ovunque invitando i commercianti ad aderire al nostro progetto. Il Microbar ha già aderito a questa iniziativa». L’obiettivo è quello di far diventare Termoli «una città giardino».
L’APPELLO AI CITTADINI: «DIFFERENZIATE DI PIU’»
Sotto la lente, però, è andato a finire anche il malcostume dei cittadini incapaci di attuare una corretta raccolta differenziata «e decisamente poco attenti al conferimento dei rifiuti». Di qui l’appello che Colaci e Belpulsi hanno lanciato alla cittadinanza «affinché collabori più efficacemente per rendere il nostro territorio bello, pulito e ordinato. Come Comune ci stiamo facendo in quattro per rendere la nostra città migliore. Abbiamo un ecocentro che funziona benissimo ed è un fiore all’occhiello della regione ma che non viene utilizzato dai cittadini. C’è bisogno di una collaborazione continua con le persone perché spesso i grandi sforzi che vengono fatti assieme alla Rieco sono vani perché i cittadini ancora non utilizzano a dovere il calendario e l’ecocentro comunale. I commercianti devono imparare anche che ci sono degli orari per il conferimento dei rifiuti». Sotto la lente anche le tante discariche a cielo aperto «che vengono costantemente bonificate ma che tornano ad essere create dagli stessi cittadini». «Abbiamo pulito appena ieri sera la discarica a cielo aperto sulla Bufalara – ha affermato Ivana Cappella – stamattina era stata creata di nuovo con buste di immondizia abbandonate per strada». «Abbiamo intenzione di attivare anche una raccolta differenziata per l’olio usato in cucina e sono state attivate le fototrappole nei luoghi sensibili che rivelano l’abbandono dei rifiuti. E’ la Polizia Municipale ad elevare le multe che possono arrivare fino ai 500 euro per l’abbandono dei rifiuti. Ci stiamo attivando anche per le Guardie Ambientali – ha continuato Belpulsi – considerando che la Polizia Municipale è sotto organico. Saranno anche realizzate delle eco isole dove si potrà buttare la plastica e ricaricare l’acqua». «Facciamo affidamento sull’arrivo dell’acqua del Matese a seguito della quale saranno organizzati tutta una serie di iniziative. Nel Municipio abbiamo deciso di eliminare tutto quello che è plastica invitando tutti ad eliminare il monouso. Chiederemo anche ai gestori dei distributori automatici di cambiare anche il metodo di gestione».
«LA SENSIBILIZZAZIONE A PARTIRE DALLE SCUOLE»
«Sono stata in via Stati Uniti per verificare la mensa e mi sono sentita con i dirigenti della mensa che hanno l’appalto con noi per vedere come poter togliere la plastica nelle mense dei bambini. A via Stati Uniti hanno fatto fare un preventivo per comprare delle borracce. Farò una riunione nelle scuole con l’assessore Colaci affinché il senso civico inizi dagli stessi bambini, sensibilizzando i più piccoli a togliere la plastica. I bambini sono predisposti bene e cominciano ad essere informati anche in famiglia e questo è positivo». Sotto la lente anche diverse iniziative per le scuole come il Waste Travel 360°. «Sarà una esperienza di realtà virtuale immersiva e interattiva per i bambini che seguiranno tutto il ciclo video dei rifiuti – ha affermato Ivana Cappella – ci sarà prima una parte teorica e una seconda parte ludica in cui i bambini indosseranno i dispositivi di realtà virtuale e seguiranno tutte le fasi di trasformazione del rifiuto. Un esempio di tutto come una bottiglietta di acqua minerale si trasforma diventando una maglia in pile. Questo progetto sarà rivolto alle quarte e quinte delle scuole primarie e alla prima classe della scuola secondaria di primo grado. Ci sarà un primo evento nel mese di ottobre, la data è ancora da definire. Saranno delle iniziative da ripetere nel tempo andando a coinvolgere di volta in volta diverse scuole».