di Antonio Salvatore. E? uno dei simboli della rinascita di Alitalia dopo il patto d?acciaio firmato con uno dei colossi del settore, Etihad, che ha acquistato il 49% della compagnia di bandiera italiana. Hogan, il numero uno degli emiratini, defin? Alitalia un grande marchio, ma un poor business, cio? un?azienda dai risultati scadenti. E? per questo che Etihad ? entrata nei giochi. Rivoluzione e ristrutturazione le parole chiavi della rinascita. E di questo cambiamento strutturale immediato fa parte anche Pierpaolo Giovannitti, appena 25 anni, campobassano, talento nostrano al servizio degli arabi. Fa parte di un team di 24 ragazzi che ha superato una selezione per entrare nell?entourage di Alitalia e grazie alla partnership esistente con Etihad si former? per i prossimi due anni ad Abu Dhabi. Pierpaolo si occupa di Risorse Umane. Si trova ad Abu Dhabi da met? marzo dove sta seguendo un discovery program: un mese di management skills, altri trenta giorni di studio per approfondire il trasporto aereo e un contatto diretto con le logiche che muovono il business delle compagnie. Il tutto seguito da una presentazione finale, una sorta di esame: una simulazione di apertura tratta Abu Dhabi-Cuba.
Pierparolo tu sei stato uno dei primi nuovi assunti dopo la fusione tra le due big company, dall?interno com?? stata presa questa operazione? ?Devo precisare innanzitutto una cosa. Essendo stato poco in Alitalia ho pi? chiara la percezione della parte araba. Loro sono felicissimi, per diverse ragioni, ma soprattutto perch??aspirano a portare Alitalia sul tetto d?Europa. Poco prima dell?estate c?? stato il rebranding, in cui ? stato mostrato alla presenza di Renzi e Montezemolo il nuovo aereo, molto orientato verso gli standard di Etihad. Ad oggi a livello qualitativo le compagnie arabe sono le migliori, con la Quatar Airways che rappresenta una delle poche ?5 Stelle? esistenti al mondo. Lo standard ? elevatissimo, anche con la economy class e sar? cos? anche per la compagnia al 51% italiana perch? ad esempio chi dall?Europa sar? diretto in Asia viagger? fino agli Emirati con Alitalia e successivamente con Etihad: va da s? che gli standard devono essere identici?. Inoltre Pierpaolo ci spiega come la politica del colosso arabo sia quella di acquistare compagnie sull?orlo del fallimento per rilanciarle. ?Alitalia ? stato il caso pi? clamoroso visti i suoi 50 anni di esperienza. Con i soldi dello sceicco ultimamente per? ? stata acquistata anche Air Serbia per ampliare il network nell?Est Europa, Jet Airways perch? negli Emirati ci sono tantissimi indiani che lavorano e cos? via. Etihad ? nel business da undici anni, molto meno di Fly Emirates, quindi sta cercando di bruciare le tappe per recuperare terreno con una strategia che sta dando i suoi frutti?.
Pierpaolo come si vive ad Abu Dhabi???La citt? non ? bellissima. Se lo stesso programma fosse stato organizzato a New York o Taiwan sarebbe stata tutta un?altra cosa. E? un centro ottimo per chi lavora, ? molto tranquillo, pi? a misura di famiglia. Ci sono tantissimi expat e c?? la possibilit? di allargare le proprie conoscenze. Io vivo in un comprensorio che si chiama Etihad Plaza, dove risiedono tutti i dipendenti della compagnia. Mi manca dell?Italia il fatto di non poter vedere un albero, un boschetto, mi manca passeggiare perch? qui nove mesi all?anno si superano i 40 gradi. Nella zona dove risiedo, adiacente al circuito di Formula Uno, si vive discretamente anche perch? ? piena di attrazioni. Pi? si va verso l?interno e pi? si incontrano grattacieli, mall, dove si concentra la quotidianit??.
La figura dello straniero ? vista con diffidenza o c?? maggiore apertura in in questo angolo di mondo arabo? ?C?? tanta tolleranza, proprio perch? la maggioranza della popolazione ? formata da espatriati. Fanno di tutto per attirarli e permettergli di lavorare, soprattutto per crescere. E? un popolo giovanissimo, che si sta affacciando adesso al mercato globale. Con gli emiratini personalmente non ho mai avuto problemi, loro sanno che l?emigrato ? una risorsa, di conseguenza sei trattato con i guanti bianchi e poi hanno un?educazione esemplare. Ovviamente devi rispettare le proprie tradizioni, come il Ramadan. Dopo gli Stati Uniti e l?Europa ? giunta la loro occasione e stanno cercando di sfruttarla al meglio: tra cinque anni ci sar? anche l?Expo a Dubai, probabilmente il tema sar? quello delle energie rinnovabili, risorsa su cui si sta puntando tantissimo prevedendo la fine ? seppur non cos? imminente ? del petrolio?.
Seppur distante culturalmente, come viene percepita l?onda mediatica dell?Isis? ?Se ne parla tantissimo, c?? una ferma condanna di tutto ci? che sta accadendo. Quando circa due mesi fa si ? verificato un attentato in una moschea a Kwait City gli emiratini hanno accusato il colpo: erano tristi, si trattava di un venerd? di preghiera. Per fortuna qui i locali sono molto orientati al vivere in pace e qualsiasi estremismo o atto terroristico viene fortemente condannato?.