Il Coordinamento regionale Legge Rifiuti Zero Molise, in merito alla “Proposta di piano regionale per la gestione dei rifiuti della Regione Molise”, rileva che la dichiarazione con la quale si afferma che “l’opzione ‘rifiuti zero’ ? un’utopia” – mentre sarebbe praticabile l’opzione “discarica zero” ? ? contraddetta da quanto viene esplicitato nel Piano stesso.
Tutto ruota intorno alla constatazione che il Molise ? fermo ad una Raccolta Differenziata al 20%, con il ricorso massiccio alla discarica ed in prospettiva all’incenerimento presso l’impianto di Pozzilli (IS) di CSS (Combustibile solido secondario) estratto dai rifiuti, con l’ammissione della necessit? di portare in discarica gli scarti di lavorazione da TMB, gli scarti organici, i prodotti di combustione.
?L’ammissione che gli attuali impianti di TMB (Trattamento meccanico biologico) e di co-incenerimento di Pozzilli (IS) siano, di fatto, a servizio – per la stragrande maggioranza – di rifiuti “importati” da altre Regioni ? spiega Nicola Frenza, portavoce del Coordinamento regionale Legge Rifiuti Zero Molise – ? ammissione di incapacit? di gestire il famoso principio di autosufficienza, principio che nel Piano appare come una pura dichiarazione verbale. In sintesi si ammette che il ciclo utile sarebbe, ancora, questo: Cassonetto – TMB – Inceneritore – Discarica, facendo passare il CSS come operazione di ?recupero di materia? (pag. 30-32); il tutto contraddetto dall’attuale inesistenza di produzione di CSS-End of waste come ?combustibile?.
Tale scelta – continua Frenza – non tiene in nessun conto il Collegato ambientale, approvato solo pochi giorni addietro al Senato, che lascia ancora in piedi l’obbligo di perseguire, ad oggi, il 65% di raccolta differenziata (scenario solo ipotizzato tra il 35% ed il 50% come possibile alternativa…fuori Legge).
Infatti, per raggiungere tale risultato, occorre, per Legge, la raccolta porta a porta con relativo riciclo di frazioni pulite e non l’uso dei TMB per il rifiuto non differenziato e i ?processi termici? di incenerimento. Dulcis in fundo,- prosegue Frenza – si privilegia la produzione di biogas dalla frazione organica per ottenere energia invece di compost e bio-metano.
In merito alla previsione di costruire un ATO (Ambiti territoriali ottimali) unico per il Molise, cosa del tutto scontata, – conclude – non si ? tenuto conto del famoso principio di Legge di ?autosufficienza e prossimit??, sulla base del quale il rifiuto va trattato nel luogo pi? vicino alla produzione?. Al riguardo il Coordinamento regionale Legge Rifiuti Zero Molise propone di lasciare l’attuale distinzione in due ATO provinciali tra Campobasso ed Isernia – anche se sbilanciati (230.000 ? 80.000) – con la possibilit? di un terzo ATO, da valutare, su Termoli.