Pettoranello, Ikf gioca al raddoppio

Novit? positive in vista per il settore produttivo dell?hinterland Isernino. A quanto pare, infatti, grazie all?istituzione dell?area di crisi e agli incentivi previsti da tale misura, ci sarebbero nuovi investimenti in arrivo. Si tratta, ancora una volta, del fondo d?investimento milanese Ikf, che agli inizi settembre scorso ha perfezionato i contratti per rilevare la Ittierre-Oti. Sembrerebbe che il patron dell?investment company, Mario Galetti, sulla scorta dell?entusiasmo per il nuovo insediamento di Pettoranello, stia valutando l?ipotesi di spostare in zona altre produzioni. In particolare, al vaglio del manager ci sarebbe la possibilit? di spostare a Pettoranello, decentrandola, anche una parte delle produzioni del Lanificio Botto, altro marchio tessile nato in seguito al rilevamento da parte di Ikf della storica azienda Botto-Fila. Lanificio biellese poi rilanciato con successo dal fondo d?investimento milanese. Ma non ? tutto. Sarebbe in fase di valutazione, infatti, anche l?ipotesi di portare a Isernia la produzione di complementi d?arredo a marchio Fila, facenti dunque capo sempre al Lanificio Botto. Si tratterebbe di plaid, babbucce, cuscini e telerie in distribuzione in tutti i negozi della catena ?Sintesi?, azienda di Pordenone del settore arredamento, e negli show room della societ? brianzola specializzata in porte d?interni di alta qualit? ?TreP-TrePi??. Societ? che rientrano, anch?esse, nel portafogli Ikf. Se tali progetti dovessero effettivamente concretizzarsi, per il settore produttivo isernino significherebbe non solo una boccata d?ossigeno dopo il blocco totale degli ultimi periodi, ma una prospettiva futura che fino a poco tempo fa era sembrata quasi un miraggio.